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Dalla Cina, Angelo Rinaldi: “A Qinghai siamo tornati in campo, inizieremo a giocare a Maggio”

Ecco Rinaldi con i suoi ragazzi

Angelo Rinaldi è un tecnico che dopo 25 anni di onorata carriera in Italia e nelle giovanili della Lazio, ha deciso di provare oramai da un anno una nuova ed avvincente esperienza in Cina, nelle fila del Qinghai Oulu International Football Club...

Domenico La Marca

In esclusiva a Derbyderbyderby.it è intervenuto Angelo Rinaldi (ha allenato per 25 anni in tante società come Urbetevere, Aurelio, Savio, Lazio, Città di Marino, Virtus Boccea, Racing Club, Atletico Grifone, TFA, tecnico italiano emigrato da un anno in Cina), il quale si è soffermato sulla triste emergenza che sta colpendo il nostro Paese e le differenze nell'affrontare questa triste piaga tra Italia e Cina, ecco quanto raccolto: “Dal nove gennaio, data in cui c'è stato il primo morto, la Cina ha provveduto a mettere in quarantena un miliardo e mezzo di persone. Quarantacinque giorni durante i quali il popolo cinese è stato costretto a rimanere in casa, era vietato severamente anche andare sul pianerottolo. Nei palazzi e grattacieli le persone venivano controllate h24 e nemmeno i cani potevano essere portati fuori. Solo una persona era adibita a recarsi a fare la spesa ed una volta alla settimana, ed inoltre gli unici negozi aperti erano i grossi supermercati. Nella zona di Wuhan la gente era ultra sigillata e lo Stato provvedeva a consegnare, a sue spese, gli alimenti agli abitanti di questa regione. Xi Jinping, il presidente della Repubblica cinese, è sempre stato presente, recandosi negli ospedali e nelle stesse strade.”

Il governo cinese - “Durante la quarantena il governo ha provveduto a sostenere la popolazione, nelle strade erano presenti distributori di mascherine che garantivano una mascherina al giorno ai cittadini. Inoltre è stato assegnato un termometro elettronico a famiglia.” - Sconfiggere il virus - “In quarantacinque giorni la Cina ha sconfitto il virus, provvedendo sempre a sanificare le strade, nonostante le stesse fossero deserte, visto che il popolo cinese ha rispettato alla lettera le direttive del governo. Questa popolazione ha dimostrato un grande senso di rispetto verso gli altri, che poi è insito nella sua natura. In Cina si ragiona pensando al noi, mentre purtroppo in Italia regna il concetto dell'io.” - Il post quarantena - “Il problema sarà il dopo in Italia, non solo per la crisi economica, il nostro popolo non deve pensare che sia finita, ancora oggi in Cina nei posti frequentati è obbligatorio l'utilizzo delle mascherine, anche i ristoranti sono stati riaperti, con le dovute sanificazioni, con controllo della febbre ed indicando la propria residenza. I ragazzi sono tornati a scuola, parliamo di istituti con cinquemila persone, severamente controllati e con la presenza di strutture sanitarie per qualsiasi evenienza.”

Attività sportiva - “L'attività sportiva era bloccata, mentre adesso è ripartita alla grande. Giovedì sono ritornato ad allenare la prima squadra, i ragazzi hanno dovuto mettersi in quarantena per quattordici giorni. Infatti nella stessa Cina per muoversi da un posto all'altro è necessario sottoporsi alla quarantena, i primi controlli vengono compiuti in stazione o in aeroporto, poi le stesse autorità con l'ambulanza provvedono ad accompagnare la persona nella sua residenza dove verrà sottoposta a controllo giornaliero.” . Il campionato - “La Super League parte a maggio, mentre la Serie D inizierà alla fine dello stesso mese, tutto funzionerà al massimo, visto che la Cina ha deciso di non concedere vacanze nel periodo estivo, al fine di risollevare il paese.” - Splendido popolo - “Lo stato d'animo dei cinesi è quello dei veri combattenti che pensano solo a migliorare il loro futuro, per certi versi mi sento simile a questo splendido popolo, pertanto ci dobbiamo tutti rimboccare le maniche.”

Il calcio in Italia - “Non credo che ci siano i presupposti per riprendere i campionati di C e di D. Discorso diverso per la Serie A, dove dal punto di vista fisico infatti sarebbe possibile concludere i campionati, con una preparazione atletica simile a quella dei mondiali, ma allo stesso tempo sarebbero necessari controlli medici molto oculati al fine di tutelare i calciatori.” - Un pensiero - “Dico ai miei connazionali che dobbiamo combattere, abbiamo tanti difetti ma questi stessi ci hanno permesso di emergere dalle difficoltà, perchè se uno vuole le cose si possono realizzare, in tal senso siamo un popolo straordinario.” - La grande differenza - “Dal punto di vista infrastrutturale non ci sono paragoni tra Italia e Cina, qui ci sono strade con sei corsie costeggiate da parchi meravigliosi, infatti ogni cittadino in media può usufruire di 400 metri quadrati di spazio verde per dedicarsi alle attività sportiva in maniera gratuita. Ogni istituto scolastico possiede strutture per offrire ai suoi studenti la possibilità di svolgere qualsiasi tipo di sport, basti pensare alla presenza di perfetti campetti di calcio.”

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