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Audax Italiano-Palestino derby nel derby: per Santiago e per la comunità

Per la rivalità cittadina, per l'orgoglio nazionalistico e per la classifica: tutti i motivi di un derby come Audax-Palestino

In campo domenica 18 agosto, la sfida più sentita del Cile dopo il clasico Colo-Colo/Universidad

Redazione DDD

di Giuseppe Livraghi -

Uno dei più sentiti derby del panorama calcistico del Cile. In ciò consiste, in estrema sintesi, il confronto della diciottesima giornata del campionato cileno tra i nostri connazionali dell'Audax Italiano e il Palestino, in programma alle ore 23.30 (ora italiana) del prossimo 18 agosto. La sfida è una delle più sentite del campionato di calcio del paese andino, dopo il classico tra Colo-Colo e Universidad de Chile: Audax e Palestino sono, infatti, due delle tre compagini fondate da coloni (la terza è l'Unión Española), i cui scontri diretti sono “doppiamente derby”, giacché la rivalità è relativa non solo al fatto d'essere espressione della stessa Santiago del Cile (per la precisione, il sodalizio dei nostri connazionali disputa le proprie partite interne allo stadio Bicentenario della località di La Florida), ma di rappresentare le rispettive comunità (italiana, spagnola e palestinese, ivi denominate “colonias”, cioè “colonie”), benché i sodalizi vantino sostenitori anche di altre origini.

La partita di domenica (che conoscerà il suo epilogo quando in Italia sarà già lunedì, poiché il Cile è “indietro” di sei ore rispetto al nostro fuso orario) sarà un confronto importantissimo non solo per la rivalità, ma anche per la classifica, per la precisione in chiave qualificazione alle Coppe: infatti, in un campionato di sole 16 squadre, dopo 17 giornate la vetta è stabilmente occupata dall'Universidad Católica, con 39 punti. Dalla seconda piazza (appannaggio del Colo-Colo, a quota 29) fino all'undicesima (ove staziona l'Everton di Viña del Mar, con 21 punti), ben dieci compagini lottano per l'accesso alle competizioni continentali (Coppa Libertadores e Coppa Sudamericana): Colo-Colo (29, appunto), Unión La Calera (28), Audax Italiano (27), Unión Española (26), Curicó Unido (25), Palestino (24), O'Higgins (idem), Coquimbo Unido (23), Huachipato (22) ed Everton (21) sono in lizza per la conquista di “un posto al Sole”. Le prime tre della graduatoria (più la vincitrice della Coppa del Cile) staccheranno il biglietto per la massima competizione continentale, mentre le successive quattro dovranno “accontentarsi” della meno prestigiosa (ma non certo da snobbare) Coppa Sudamericana: dal suo quarto posto, l'Audax può, quindi, più che legittimamente ambire al piazzamento al terzo (se non addirittura al secondo) posto, che varrebbe la terza qualificazione alla Coppa Libertadores della storia societaria, dopo quelle delle annate 2007 e 2008. Avendo la prossima giornata in programma anche l'altro scontro diretto d'alta classifica tra Colo-Colo e Unión Española, una vittoria sul Palestino potrebbe proiettare l'Audax al terzo (se non, addirittura, al secondo) posto.

L'Audax è, inoltre, in corsa anche nella Coppa del Cile, che nei quarti di finale lo opporrà alla vincitrice della sfida tra Deportes Valdivia e Unión Española. Piccolo excursus storico sull'Audax Italiano: fondato il 30 novembre 1910 da coloni italiani (Alberto Caffi, Ruggero Cozzi e Amato Ruggieri), il sodalizio è sempre stato tra le protagoniste del campionato cileno, conquistando il titolo in quattro occasioni (1936, 1946, 1948 e 1957). I colori sociali (verde, bianco e rosso) ricalcano quelli della Madrepatria e le partite vengono disputate allo stadio Bicentenario di La Florida, cioè un “gioiellino” di 12mila posti, edificato nel 1986. Non è affatto sbagliato affermare che per gli italiani che giungono in Cile l'Audax rappresenti l'Italia (che, in linea d'aria, dista circa 12mila chilometri). Tra i tanti italo-cileni illustri, è doveroso ricordare la presentatrice televisiva (Miss Universo 1987) Cecilia Bolocco, l'allenatore di calcio Manuel Pellegrini e l'attrice Claudia Conserva, nonché due Presidenti della Repubblica del Cile: Arturo Alessandri e Jorge Alessandri (rispettivamente padre e figlio). Come è chiaramente riportato nel motto del club, l'Audax è “più di 90 minuti: è una vita intera” (“más que 90 minutos, una vida entera”).

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