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di DDD – L’avventura di Neymar al Paris Saint Germain sembra ormai ai titoli di coda. Il brasiliano non ha mai brillato e non è mai stato realmente accettato, non riuscendo, quindi, a imporsi nel calcio transalpino. E’ vera e...

Redazione Derby Derby Derby

di DDD -

L'avventura di Neymar al Paris Saint Germain sembra ormai ai titoli di coda. Il brasiliano non ha mai brillato e non è mai stato realmente accettato, non riuscendo, quindi, a imporsi nel calcio transalpino. E' vera e propria rottura tra il club di Nasser Ghanim Al Khelaifi che dopo averlo pagato 225 milioni sicuramente ha ancora da digerire un boccone amaro.

Sul calciatore ci sono Barcellona e Real Madrid, con il primo che ha pronto uno scambio tecnico con Coutinho. Pista percorribile senza alcun dubbio, ma ci sono anche i blancos che dopo l'addio di Cristiano Ronaldo della scorsa annata ha voglia di trovare un nuovo fuoriclasse a cui affidare le sorti della squadra. Tra le due big spagnole si intromette l'intermediario Alessio Sundas, che ha voglia di alzare il livello del campionato italiano in modo da non vedere l'ennesimo monopolio juventino nella prossima stagione. Il progetto del manager fiorentino è quello di portare il calciatore brasiliano in Italia. L'attuale valore di Neymar è di 180 milioni sui quali c'è un giro di vite di sponsor e sicuro merchandising. Non a caso Sundas ha già un disegno ben preciso in mente. Sul club interessato al nazionale verdeoro: coinvolgere almeno tre sponsor e un regista per creare sul calciatore un film sulla falsa riga delle pellicole biografiche su Pelè e Maradona.

Il calcio italiano ha bisogno di uno sprono diverso per tornare ad avere un appeal che negli ultimi anni ha perso con un dominio assoluto della Juventus. Un ottimo club che potrebbe provare la "follia" estiva è l'Inter che con i suoi 35mila abbonati potrebbero fungere da toppa per l'operazione. A questi ovviamente si vanno ad aggiungere gli introiti degli spot, i proventi per le pubblicità in cui farà lo sponsor utilizzando una politica simile a quella vigente in Spagna e infine i ricavi del merchandising.

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