Finale, equilibrio, destino, rigori: benvenuti nel regno del Liverpool

Gli ultimi diventeranno (nuovamente) i primi. Dal 3-1 rifilato dopo i tempi supplementari al CSKA Mosca nella finale del 2005, al 7-6 dopo i calci di rigore contro il Chelsea nella finale del 2019. Dalla doppietta di Cissé e la rete di Luis Garcia alle parate di Adrian. Dopo ben quattordici anni il Liverpool torna a vincere la Supercoppa Europea, mettendo al tappeto i cugini del Chelsea che devono viceversa fare i conti con la terza sconfitta negli ultimi sette anni. Ed allora c’è chi si gode i festeggiamenti e chi si sta leccando nuovamente le ferite, ma intanto il calcio inglese è ritornato a far parlare di sé in giro per l’Europa non solo per i miliardi di euro investiti durante le varie sessioni del calciomercato ma anche per i trofei vinti e messi in una bacheca che finalmente torna a riempirsi. È così il digiuno può ufficialmente dirsi terminato, così come l’egemonia spagnola può dirsi conclusa. Almeno per il momento.

Dal 2006 in poi, infatti, è stato un predominio assoluto da parte della Spagna, ben 10 successi nelle ultime quattordici edizioni della Supercoppa Europea (3 a testa per Real Madrid, Atlético Madrid e Barcellona, 1 per il Siviglia). Si potrebbe dire quasi la perfezione, del resto fare meglio sarebbe stato impossibile per qualsiasi paese. In mezzo a tanto rosso spagnolo c’è stato un successo italiano (3-1 del Milan contro il Siviglia nel 2007), un successo russo (2-1 dello Zenit San Pietroburgo contro il Manchester United nel 2008) e uno tedesco (5-4 del Bayern Monaco dopo i calci di rigore contro il Chelsea nel 2013). Già, proprio lui. Nuovamente lui, il Chelsea di Frank Lampard che si è dovuto arrendere anche al termine della quarantaquattresima edizione della Supercoppa Europea. Ma questa volta il trofeo più che rosso, è reds.