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le iene e la maglia di antonio

di Davide Capano Conte più Mourinho. Mourinho più Conte. Sommando l’ordine degli addendi il litigio non cambia. Rimane commutativo. Tutto inizia il 23 ottobre 2016 nella Fatal Stamford Bridge, dopo il 4-0 con cui il Chelsea annichilisce lo...

Redazione Derby Derby Derby

di Davide Capano

Conte più Mourinho. Mourinho più Conte. Sommando l’ordine degli addendi il litigio non cambia. Rimane commutativo. Tutto inizia il 23 ottobre 2016 nella Fatal Stamford Bridge, dopo il 4-0 con cui il Chelsea annichilisce lo United. Il tecnico portoghese si avvicina a quello salentino, che aveva arringatoun pubblico di casa apparso troppo silente,e gli sussurra all’orecchio: “Non si esulta così, puoi farlo sull’1-0 altrimenti è un’umiliazione per noi”.La replica di Antonio: “So come comportarmi, non sbeffeggio nessuno”.

Da quell’istante si è perso il conto del ruscello di frecciate al vetriolo lanciate sulla direttrice Londra-Manchester. Dire che tra i due non corra buon sangue è pleonastico.È comedire che la Nutella non sia prodotta con le nocciole. Qualche settimana fa lo Special One aveva utilizzato il termine “disprezzo” per l’ex commissario tecnico azzurro che tuttavia ha rincarato la dose alla prima opportunità possibile: “Mourinho dice che prova disprezzo per me? Posso dire che per me è la stessa cosa ma non sono preoccupato, dormo molto bene”. Ma non è tutto qui…

Il semprevivo romanzo dell’alterco contiano-mourinhano si avvale ormai di epiteti e frasi che profumano di bordata: dal “falso” al “pagliaccio”, dalla “demenza senile”al “mai squalificato per calcioscommesse”fino al “piccolo uomo”. L’auspicio è che si sia arrivati al limoncellodell’imprudente e stucchevole querelle. A questo proposito, la strada tracciata da “Le Iene” con il loro scherzo è quella giusta:gli inviati di Italia 1, Stefano Corti e Alessandro Onnis, hanno raggiunto Mourinho fuori dal Lowry Hotel di Manchester chiedendogli di firmare con dedica una maglia delloUnited,che aveva sul dorso una scritta particolare: Antonio Conte. La scena andrà in onda nei prossimi giorni.

Perché,in fondo, Antonio e José non sono dei “pirla” e forse sanno che l’importante non è prendersi troppo sul serio. Alle prossime conferenze stampa l’ardua sentenza!

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