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I VEZZI ARBITRALI SPAGNOLI

Mateu Lahoz, l’arbitro spagnolo: “Mbappé lo chiamo Kylian – Neymar dipende: se è calmo, Ney”

MUNICH, GERMANY - APRIL 07: Match Referee, Antonio Mateu Lahoz reacts during the UEFA Champions League Quarter Final match between FC Bayern Munich and Paris Saint-Germain at Allianz Arena on April 07, 2021 in Munich, Germany. Sporting stadiums around Germany remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

L'arbitro Mateu Lahoz ha rivelato in "El Partidazo de COPE" come chiama i giocatori che arbitra. E la cosa più curiosa è stata quando ha raccontatocome si rivolge a Neymar: "Dipende dalla rabbia: se va bene Ney, se no, Neymar".

Redazione DDD

Mateu Lahoz ha offerto alcune dichiarazioni tramite videochiamata a "El Partidazo de COPE", dove ha parlato della sua carriera di arbitro professionista. Uno dei momenti più sorprendenti dell'intervista è stato quando ha rivelato come chiama i giocatori: "Ho sempre chiamato i giocatori per nome. Mbappé di solito lo chiamo Kylian. Parla correntemente castigliano e capisce perfettamente. Nel calcio la lingua è lo spagnolo. Il gergo calcistico lo capisce la maggior parte delle persone. Neymar, dipende dalla rabbia: se va bene, Ney, se no, Neymar  Di solito li chiamo per nome perché l'ho sempre fatto, anche se in Regional è stato più difficile per me".

 (Photo by Alex Caparros/Getty Images)

Sulla infortunio in Bayern-PSG, che gli ha impedito di arbitrare il Clásico fra Real Madrid e Barcellona poi finito 2-1, ha commentato: "A metà del primo tempo un giocatore mi ha urtato il polpaccio e la cosa mi ha provocato una contrattura. Sono riuscito a tenere il muscolo caldo per arbitrare il secondo tempo in Champions League, ma il giorno dopo il dolore era troppo forte". Mateu Lahoz ha avuto il tempo di parlare anche delle critiche di Koeman: " Non sono nessuno per giudicare quello che fanno gli altri. Nella prossima partita in cui dovrò arbitrare la sua squadra, farò il possibile per fischiare al meglio. Vediamo. Non spreco tempo ed energia in questo tipo di situazioni".

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