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VAR, cosa combini: ad agosto rissa in Bolivia, ad ottobre salta la connessione video in Arabia

Una partita del campionato saudita rimasta senza connessione tecnologica

I casi limite del Var in tutto il mondo

Redazione DDD

Il VAR ha smesso di funzionare durante una partita della lega saudita perché un lavoratore dello stadio ha scollegato uno degli elementi del replay televisivo per caricare il suo telefono. e' accaduto anche questo, al momento di prendere una decisione da parte degli arbitri durante l'incontro tra Al Fateh e Al Nasr:  raramente si vede tutto questo in una partita in cui viene utilizzata la tecnologia VAR. La squadra degli arbitri rumeni in questa partita, composta da Ovidiu Hategan, Ottaviano Șovre e Sebastian Gheorghe si è ritrovata inibita nell'utilizzo del VAR.

Un dipendente del team padrone di casa necessitava di una connessione per il suo telefono e ha scollegato inconsapevolmente il dispositivo che alimentava il sistema di arbitraggio video. Senza VAR, la squadra di casa è stata battuta dai visitatori, tanto che l'Al Nasr ha prevalso sul terreno dell'Al Fateh con il risultato di 1-0.

Il calcio arabo non è l'unico in cui si verificano problemi con il VAR.

Ad agosto, infatti, durante Always Ready-Bolivar infatti, sull'1-0 per gli ospiti, era arrivato un contatto dubbio in area di rigore con i padroni di casa che chiedono il rigore accerchiando il direttore di gara Raul Orosco che faticava a prendere una decisione. Dopo qualche secondo, l'arbitro si era consultato con il quarto uomo andando a parlare con lui a bordocampo. Dopo un breve colloquio, Orosco è rientrato in campo, assegnando il penalty e facendo l'ormai classico segno della VAR. Il problema? L'ausilio tecnologico non è utilizzato nel campionato boliviano.

A quel punto la partita è caduta nel caos mentre i giocatori del Bolivar erano visibilmente turbati dalla decisione e la polizia antisommossa doveva essere mobilitata nel tentativo di contenere la situazione in campo.

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