ARIEDO FRA ANCELOTTI, PIRLO E PECCHIA

Braida: “Quante feste mi fecero a Parma per il gol nel derby con la Reggiana”

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L'ex dirigente di Milan e Barcellona ha lavorato con Pecchia a Cremona: "Mi ha colpito la sua umiltà. Pirlo? Giusto dargli fiducia, era un maestro"
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Sulle colonne dell'edizione odierna del Secolo XIX di Genova, il dirigente sportivo ed ex calciatore crociato Ariedo Braida ha parlato dell'imminente sfida tra Parma e Sampdoria: "La Samp deve trovare la sua identità, ora è tutto nuovo, società, mister, calciatori. Bisogna insistere sul campo giorno dopo giorno, Pirlo deve poter lavorare in pace".

Umiltà ed esperienza

Su Pecchia, con cui ha conquistato la A a Cremona: "Ci sentiamo, sono contento che faccia bene. Il primo anno subentrò e ci salvammo, poi la promozione. Mi conquistarono la sua umiltà, la voglia di rilanciarsi, gli anni con Benitez e le sue esperienza all'estero, che sono importanti".

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(Photo by Ahmad Mora/Getty Images)

Il ricordo più bello a Parma: "Il ricordo più bello è un gol-vittoria nel derby con la Reggiana, mi fecero una grande festa. Ero un attaccante generoso, cercavo sempre il gol, combattivo, avevo l'entusiasmo di chi ama quel che fa, come l'ho avuto da dirigente. La passione ti spinge oltre l'ostacolo, ti anima. In quel Parma c'era Ancelotti, che mi ha dato tante gioie al Milan: mi ha appena invitato a Madrid, andrò a trovarlo presto".

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