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La Juventus e il Galles: Ramsey dopo Charles e dopo Rush

di Simone Balocco – Lunedi pomeriggio si è presentato alla stampa italiana Aaron Ramsey, il nuovo centrocampista della Juventus. Classe 1990, il giocatore ha introdotto la sessione presentandosi in italiano, mostrando una discreta...

Simone Balocco

di Simone Balocco -

"Lunedi pomeriggio si è presentato alla stampa italiana Aaron Ramsey, il nuovo centrocampista della Juventus. Classe 1990, il giocatore ha introdotto la sessione presentandosi in italiano, mostrando una discreta padronanza della lingua di Dante. L'acquisto di Ramsey è stato ufficializzato il 1° luglio, ma il direttore sportivo juventino Fabio Paratici aveva già la firma del giocatore sin dalla fine del mercato invernale scorso, poiché il centrocampista gallese sarebbe andato in scadenza con l'Arsenal e non avrebbe rinnovato con i Gunners.

"Ramsey, insieme al neo compagno di squadra Adrien Rabiot, è l'undicesimo giocatore acquistato dalla Juventus in questi otto anni a parametro zero. Prima di loro, i bianconeri avevano tesserato giocatori che hanno poi fatto fare il salto di qualità alla squadra non pagando il loro cartellino ma solo il loro ingaggio: Andrea Pirlo, Luca Toni, Paul Pogba, Carlos Tevez, Sami Khedira, Neto, Dani Alves, Fernando Llorente, Kingsley Koman ed Emre Can.

" Chi è Aaron Ramsey? Centrocampista offensivo alle volte trequartista, il biondo giocatore di Caerphilly è quello che servirebbe alla Vecchia Signora per darle il fosforo necessario per farle fare il salto di qualità in Europa. Ergo, vincere quella benedetta Champions League.

" Ramsey, numero 8 “alla Marchisio”, ha giocato nelle ultime undici stagioni nell'Arsenal con due break al Nottingham Forest e al Cardiff, la squadra in cui a 16 anni aveva debuttato tra i professionisti.

"Miglior giocatore gallese nel 2009, il suo palmares vede tre Charity Shields e tre Coppe d'Inghilterra e a livello europeo il suo contributo è stato sufficiente, avendo una discreta predisposizione a segnare. Il giocatore ha una pecca: è vittima di infortuni, in particolare alla coscia, che ne hanno frenato la carriera. Ovvero: se non avesse avuto così tanti stop, sarebbe potuto essere un vero top player.

" Ramsey fa parte di quella generazione di giocatori che hanno reso la Nazionale gallese una delle più interessanti a livello europeo: insieme a Gareth Bale, Ashley William e Hal Robson-Kanu rappresenta uno dei migliori prodotti del calcio gallese di questi ultimi anni, tanto che nell'Europeo 2016 la Nazionale dei Dragoni si è spinta fino alla semifinale dove ha perso per mano del Portogallo, poi vincitore della rassegna continentale.

" Quello è stato il miglior risultato di sempre della Nazionale del Galles ad una competizione internazionale, oltre all'ottimo raggiunto dalla Nazionale nel suo primo (e finora unico) Mondiale, quello di Svezia 1958, con la squadra del CT Jimmy Murphy che si spinse fino ai quarti dove nulla poté contro il Brasile di Pelé, Garrincha e Djalma Santos poi vincitore della sua prima Coppa Rimet.

"Ed uno dei protagonisti di quel Galles è stato il primo giocatore di quella “nazione” a giocare in Serie A: John Charles, per cinque stagioni, dal 1957 al 1962, striker della Juventus.

"Con il gallese in campo, la Vecchia Signora vinse tre scudetti e due Coppe Italia. Il suo anno migliore è stato il 1958, con la Juventus che vinse il suo decimo titolo nazionale (potendosi poi fregiare della stella sul petto) e lui che si aggiudicò la classifica marcatori con 28 reti. L'anno successivo si classificò al terzo posto nella classifica del Pallone d'oro dietro a Kopa e di Stefano, diventando il primo giocatore della Juventus (e del nostro massimo campionato) a salire sul podio del premio di France Football. Con Giampiero Boniperti e Omar Sivori, inoltre, Charles formò il “Trio magico”, un tridente ante litteram capace di segnare insieme qualcosa come 266 reti in quel lasso di tempo.

"Soprannominato il “gigante buono” per la sua gentilezza e per la sua corporatura, dopo le stagioni bianconere giocò nella Roma una stagione per chiudere poi la carriera in patria.

"Ramsey è quindi il secondo giocatore gallese a giocare nella Juventus? No, è il terzo perché prima di lui giocò, per una sola stagione, vi militò quello che era considerato come l'erede di Charles, Ian Rush. Approdato alla Juventus come il sostituto ideale di Michel Platini, ritiratosi la stagione precedente, c'era molto hype su Rush visto che per sette stagioni aveva militato nel Liverpool, diventando il faro dell'attacco dei Reds con cui vinse tre Charity Shield, quattro Coppe di Lega inglese, quattro First Division, una Coppa d'Inghilterra e due Coppe dei Campioni. Il tutto con 200 reti segnate.

" La stagione di Ian Rush in bianconero fu sotto le aspettative, poiché il numero 7 di Saint Asaph segnò 14 reti nel complesso (sette in campionato), dimostrando di non sopportare il nostro calcio ed i nostri difensori. Per non parlare del fatto che accumulò diverse multe perché arrivava sempre in ritardo agli allenamenti e che non volle mai imparare l'italiano, mettendo in difficoltà lui stesso, la dirigenza, mister Marchesi ed i compagni.

"Come era arrivato a Caselle, se ne tornò a Liverpool dove con i Reds giocò ancora otto stagioni diventando decisivo nonostante qualche infortunio di troppo.

"Cosa chiedono i tifosi juventini ad Aaron Ramsey? Di fare bene come Charles e di non fare come Rush, con una sola richiesta: contribuire ed aiutare la Juventus a vincere quella Champions League che sotto la Mole bianconera manca dal 22 maggio 1996. Per come si è presentato in conferenza stampa, c'è già un buon appeal tra lui e i tifosi ma è a fine stagione che si faranno i conti.

"Certo a differenza di Cristiano Ronaldo, dal punto di vista linguistico, siamo passi avanti ma prima che il giocatore gallese entri nel cuore della tifoseria come CR7 ne dovrà fare di strada, ma l'esserci presentato bene (ed in italiano, sopratutto, segna un punto a suo favore.

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