Patrick Vieira si è presentato davanti alla stampa a due giorni dalla sfida tra il suo Genoa e l’Udinese, match che si disputerà in casa dei fruliani, al BlueEnergy Stadium. Una gara cruciale per entrambe le squadre: da una parte i liguri, che cercano di uscire dalla zona calda della classifica, dall'altra i friulani, forti delle buone prestazioni casalinghe, desiderosi di consolidare l'andamento positivo davanti ai propri tifosi.
Le parole
Genoa, Vieira: “Ho chiesto ai giocatori di mettermi in difficoltà. Gollini non è pronto”
Udinese-Genoa, le parole di Vieira
Vieira ha esordito sottolineando l'importanza della settimana di lavoro: “È stata una settimana dove abbiamo lavorato veramente bene, ho visto un gruppo molto concentrato su come vogliamo affrontare la partita contro una Udinese fisica e molto ben organizzata. Noi dobbiamo stare attenti ai dettagli in questa partita. Col Cagliari abbiamo creato situazioni pericolose, facendo solo due gol, ma dall’altra parte abbiamo preso due rigori. Significa che c’è ancora tantissimo da lavorare. Mi è però piaciuto il modo di giocare la partita, abbiamo idee chiare su cosa vogliamo fare. Dobbiamo apportare dei dettagli per vincere le partite”.
I moduli e le soluzioni tattiche
Riguardo alla possibilità di adottare nuovi moduli, Vieira ha aperto a variazioni tattiche: "La cosa importante è quella di mettere giocatori in posti dove possano fare vedere le loro qualità. Questa settimana è stata importante perché Messias e Vitinha hanno fatto una settimana importante dal punto di vista del lavoro fisico. Sono molto aperto a cambiare due o tre cose se questo aiuta la squadra e i giocatori a fare bene”.
Sul tema portieri, Vieira ha chiarito la situazione legata a Leali e Gollini: “Nicola Leali sta facendo benissimo, Gollini era infortunato e ha ripreso ad allenarsi. Ha fatto qualcosa in più questa settimana, ma non è ancora pronto per iniziare una partita”.
Vieira ha poi analizzato la sfida contro una Udinese fisica e aggressiva: “Sono molto pericolosi perché sono aggressivi e hanno l’altezza per essere pericolosi dentro l’area. Dobbiamo stare attenti a non fare falli sulle posizioni importanti. Credo che però noi abbiamo le qualità per fare loro fastidio. Abbiamo mobilità e qualità tecniche per fare una buona partita”.
Balotelli e il ruolo dei giocatori offensivi
In merito alla possibilità di schierare Balotelli dall’inizio, Vieira ha risposto con pragmatismo: “Non voglio prendere decisioni sulla base dell’altezza dei giocatori, ma la cosa importante è avere un modo di giocare chiaro e lasciare i giocatori liberi di giocare sul campo. Mario è un giocatore importante, ha lavorato davvero bene questa settimana. Deve continuare così. Sa che può fare gol, ha questa qualità, e sta facendo benissimo in questo momento”.
Riguardo ai giocatori offensivi come Vitinha, Messias e Norton-Cuffy, il tecnico ha ribadito il valore delle opzioni disponibili: “C’è ancora la giornata di domani prima di prendere la decisione finale, ma riavere disponibilità questi giocatori a disposizione è importante. Sono giocatori forti nell’uno contro uno e averli disponibili è un bene per noi”.
Il contributo di Miretti e i recuperi degli infortunati
Vieira ha anche analizzato la prestazione di Miretti e il suo posizionamento tattico: “Miretti ha fatto una grande partita, poteva fare meglio dal punto di vista tecnico. Poteva fare più gol e creare più occasioni per noi. La cosa importante è che lui, sul campo, giochi e giochi bene e per la squadra. Ha qualità per giocare a sinistra e anche dentro al campo. Adesso la squadra ha bisogno di lui in questa posizione, sta facendo bene e questa è la cosa più importante”.
Per quanto riguarda i recuperi di De Winter, Ekuban ed Ekhator: “De Winter, Ekuban ed Ekhator hanno ancora due settimane probabilmente per essere in condizione di giocare una partita di Serie A. Gli altri hanno fatto un’altra settimana con la squadra e questo è positivo”.
Infine, Vieira ha sottolineato l’importanza della competizione durante gli allenamenti: “È quello che mi piace, avere competizione tra i giocatori. Questo porta il livello altissimo in allenamento. Quello che ho chiesto ai giocatori è di mettermi in difficoltà nel scegliere gli undici che giocheranno. Questo è il loro lavoro. Dopo faccio io le scelte. Se loro vogliono giocare, devono fare una settimana ottima. Quando ci sono tutti questi giocatori a disposizione, qualità e competitività vanno ad un altro livello”.
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