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Lukaku sarà l’eccezione? Il feeling fra Inter e belgi non è mai stato top

Senna Miangue ai tempi dell'Inter

Dopo aver fallito negli ultimi trent'anni, l'ultimo in ordine di tempo è stato Nainggolan, l'Inter ci riprova con i i calciatori belgi puntando tutto su Romelu Lukaku.

Enrico Vitolo

Sarà che tra i colori nazionali ci sono soprattutto il rosso e il nero e che il loro soprannome è diavoli rossi, ma di certo tutto questo non può bastare per spiegare il mancato feeling tra l’Inter ed i calciatori belgi. Ora, però, i neroazzurri ci riprovano, per di più senza badare a spese. Altrimenti addio Romelu Lukaku. Con l’attaccante scuola Anderlecht, lì dove negli ultimi giorni si stava allenando, l’Inter vuole provare a ridurre il gap con gli storici rivali della Juventus, intanto battuti sul fronte calciomercato, ma anche prendersi la rivincita dopo i numerosi fallimenti con i calciatori belgi. Proprio dall’Anderlecht fu acquistato nell’estate del 1983 il primo diavolo rosso, quel Ludo Coeck che giocò appena 9 gare nell’unica stagione milanese e che il 7 ottobre di due anni dopo morì in un tragico incidente.

Nel 1987 nuovo tentativo, puntando sempre su un calciatore scuola Anderlecht: Vincenzo Scifo. Ma neppure in questo caso, nonostante le attese ed i 7,5 miliardi di lire spesi, le cose non andarono nel verso giusto, 4 gol in 28 gare e al termine della stagione cessione al Bordeaux. Per quasi vent’anni, poi, il silenzio più assoluto, fino a quando nel 2006 l’Inter ci riprò con il centrocampista Ibrahim Maaroufi che in un solo anno si dovette accontentare dell’esordio in campionato in un Inter-Livorno del 25 ottobre 2007 e in Coppa Italia in un Messina-Inter di qualche settimana più tardi. Non ebbe molta fortuna neppure Gaby Mudingayi che dal 2012 al 2014 giocò appena 10 gare ufficiali.

Proprio in quegli anni il club neroazzurro decise di puntare molto su alcuni giovani provenienti dal Belgio, dopo Maaroufi fu fatto un tentativo con il difensore Senna Miangue che nel 2013 iniziò l’avventura con le giovanili e che nel 2016 debuttò in A contro il Palermo e in Europa League contro lo Sparta Praga. Non ebbero, invece, neppure il tempo di avvicinarsi alla prima squadra il difensore Zinho Vanheusden (2015-2018) e il centrocampista Xian Emmers (2015-2018). Non sarà stato una meteora come i suoi ultimi predecessori, ma Radja Nainggolan non può definirsi neanche una stella cadente visto che dopo appena una stagione ha dovuto salutare tutti. Ma ormai il ninja è già un vecchio ricordo in casa Inter, ora si pensa esclusivamente alla consegna del testimone. Possibilmente neroazzurro.

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