Ospite alla trasmissione Calcio Time, in onda sui canali social di EuropaCalcio.it, Leonardo Semplici, ex tecnico di Spal, Cagliari e Spezia, ha spaziato su vari argomenti.
Così Semplici partire dal trionfo della Spagna a questi Europei: “Vittoria che nasce da una cultura differente, nata e coltivata tanti anni fa. Cultura basata su un calcio propositivo e nell’esprimere qualità tramite il possesso palla. In Italia abbiamo i valori, ma serve di più, sono discorsi che ci facciamo da tanto tempo. Ci sono tante cose da fare e da migliorare. In tal senso, le seconde squadre possono essere determinanti per avere giocatori già pronti“.
Di seguito: “L’Inter? Si è mossa con grande anticipo grazie a pedine importanti quali Zielinski e Taremi. I nerazzurri partono in vantaggio, anche se prevedo un campionato con molta più lotta, la Serie A sta tornando a livelli importanti“.
Sul Napoli: “Le critiche a Meret? È lui che sta troppo zitto (ride, ndr). Ha delle qualità importanti, non a caso Conte non lo ha mai messo in discussione e punterà su di lui. In più si parla da tempo del rinnovo del suo contratto. È un portiere di grande affidamento, a volte emerge la sua friulanità: è troppo taciturno e a volte dovrebbe forse farsi percepire di più. Simeone? È un giocatore che per rendere bene deve avvertire fiducia attorno a sé. Nell’anno dello Scudetto ha fatto benissimo. Se rimane, può essere una pedina molto importante per il Napoli. Mazzocchi? Parliamo di un giocatore arrivato in una annata molto difficile. Ma ora può affermarsi anche in maglia azzurra: Conte è un tecnico che ha sempre puntato sugli esterni, può diventare un giocatore importante“.
Sulla Fiorentina: “Kean non segna da aprile 2023? Bisogna vedere però quante partite ha giocato da quel momento ad oggi. In viola trova una rosa che può aiutarlo molto. Finora ha mostrato le sue qualità molto a scatti, ma se ritrova quella fiducia di cui ha bisogno può diventare determinante. In tal senso la presenza in panchina di Palladino può aiutarlo“.
Poi: “Daniel Maldini? Con me ha fatto bene, lo facevo giocare da attaccante esterno, ruolo che ha ricoperto anche a Monza. Ha grandi potenzialità, sia fisiche che tecniche. Deve trovare una squadra dove possa giocare titolare almeno 25 partite per poi affermarsi nel Milan, squadra di tutta la sua dinastia“.