Var spento, Massa e il Bologna fermano il Milan

di Valentino Cesarini -

Difficile non parlare del Signor Massa e della sua squadra arbitrale, perché i due rigori (soprattutto il primo su Rebic) non fischiati fanno gridare allo scandalo. Già contro l’Empoli ai rossoneri non venne assegnato un penalty sul contatto che vide protagonista Theo Hernandez, oggi ne mancano due. Il Milan, nonostante gli orrori arbitrali e un turnover di dieci giocatori, meritava qualcosa in più del Bologna: due punti persi per la lotta Champions, con i ragazzi di Pioli che salgono a quota 53. Si preannuncia un finale di campionato avvincente e ricco di possibili sorprese.

Pioli in vista di martedì cambia ben dieci giocatori, confermando solamente Maignan

Non si tratta di record, ma tantissimi cambi non si vedevano da Piacenza – Milan del maggio 2003, gara che si giocò quattro giorni prima della finale di Manchester. L’avvio dei rossoneri è da incubo perché dopo appena 33’’ Sansone porta avanti il Bologna. Era dal marzo 2019 in occasione del goal di Defrel in Sampdoria - Milan, che i rossoneri non subivano un goal con questa “velocità”. Il Milan però reagisce subito e il VAR al 6’ non interviene sul pestone netto (step on foot) di Soumaoro ai danni di Rebic. Un altro errore contro i rossoneri dopo il rigore non concesso in Milan – Empoli…iniziano a essere tanti in un momento delicato della stagione. Prima del riposo ci pensa Pobega con una staffilata dal limite con l’aiuto del palo a trovare il meritato pareggio.

Nella ripresa Pioli cambia qualcosa alla ricerca della vittoria, il Milan con l’inserimento di Leao e Diaz prova a spingere forte, ma fra sfortuna e mira sbagliata non riesce a segnare. Meriterebbe un altro calcio di rigore al 90’ ma anche in questo Massa e il VAR si addormentano e non intervengono. Braccio largo, troppo largo in area di Lucumì, ma Massa e compagnia decidono oggi che il Milan non deve vincere…

Milan che non pareggiava a Bologna (0-0) dal 18 dicembre 2018, mentre l’1-1, uscito 6 volte in su 76 gare, mancava dal 6 gennaio 1991, quando al vantaggio di Gullit, rispose Turkyilmaz.

Ora sotto con la Champions nell’inferno di Napoli, ma già domenica prossima contro il Lecce è vietato perdere altri punti preziosi per la lotta quarto posto, obiettivo principale della società rossonera.