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Nonostante il Coronavirus: Francesco Agnello, centrocampista del Rimini, diventa dottore da 110 e lode

Ecco il Dottor Agnello...

Il centrocampista 27enne del Rimini si è laureato con 110/110 all'Università telematica San Raffaele in Scienze Motorie

Davide Capano

Il dottor Francesco Agnello ha vinto una gran bella partita in tempi di emergenza Coronavirus: il 27enne centrocampista del Rimini si è infatti laureato brillantemente in Scienze Motorie all’Università telematica San Raffaele, convenzionata con l’Associazione Italiana Calciatori. Ha preso 110/110 con la tesi su “traumatismi più frequenti nel gioco del calcio”. Il giocatore è alle prese con il percorso di recupero dopo l’infortunio al ginocchio.

Qui prima dell'infortunio

“Una bella soddisfazione a livello personale – ha dichiarato al sito ufficiale della società –, dopo quello che ho passato nell’ultimo periodo. Purtroppo, causa l’emergenza Coronavirus, non è stato possibile discutere la tesi ma è andata bene ugualmente. Conciliare l’aspetto lavorativo, nel mio caso gli allenamenti e l’attività agonistica, con lo studio non è stato semplicissimo ma se c’è la volontà tutto si può fare. Un percorso che ha arricchito il mio bagaglio di conoscenze e che spero mi possa essere utile in futuro”.

Agnello, inoltre, ha rivolto un invito ai propri colleghi: “Consiglio a tutti, specie ai più giovani, di continuare gli studi. Con determinazione, dedizione e spirito di sacrificio anche quello della laurea è un obiettivo che si può raggiungere”. Poi la dedica: “Il pensiero va senza dubbio alla mia famiglia perché so che ci teneva molto. Per motivi di lavoro sono stato costretto a interrompere le superiori in Sicilia, il fatto di avere ripreso gli studi e di avere conseguito anche la laurea ha reso orgogliosi sia i miei genitori che i miei fratelli”.

Il post sul suo profilo Instagram

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Infine Francesco sul suo recupero e l’obiettivo salvezza del Rimini. “È passato un mese e mezzo dall’operazione e tutto sta procedendo per il meglio, il ginocchio sta rispondendo bene. Ora serve aspettare soltanto il tempo biologico necessario, per il ritorno in campo di solito servono 5/6 mesi. Mi spiace per come siano andate le cose perché ero molto carico, sono venuto a Rimini con tanto entusiasmo. In attesa di riprendere l’attività sarò il primo tifoso dei miei compagni. Spero il Rimini possa centrare la salvezza, lo meritano il presidente, il direttore, tutti coloro che lavorano per la società e naturalmente tutti i nostri tifosi che non hanno mai smesso di seguire con passione la squadra. Mi auguro insieme si possa raggiungere l’obiettivo per poi ripartire il prossimo anno per una stagione per tutti ricca di soddisfazioni”.

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