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Ivan Gazidis ha un sogno, si chiama José Mourinho. Lo storico rivale del Milan è il desiderio numero uno del amministratore delegato dei rossoneri. Prima, però, di decidere chi sarà il nuovo allenatore, l’ex Arsenal attende una risposta da Paolo Maldini.

di Enrico Vitolo – Secondo gli studiosi sognare aiuta la mente, probabilmente sarà per questo motivo che Ivan Gazidis da qualche tempo sta sognando quasi costantemente José Mourinho per il “suo” Milan. Lui che fino a pochi anni fa, ma per...

Enrico Vitolo

di Enrico Vitolo –

Secondo gli studiosi sognare aiuta la mente, probabilmente sarà per questo motivo che Ivan Gazidis da qualche tempo sta sognando quasi costantemente José Mourinho per il “suo” Milan. Lui che fino a pochi anni fa, ma per il popolo rossonero quel sentimento non è affatto cambiato a distanza di alcune stagioni, è stato il nemico numero uno. Il più grande. Impossibile da dimenticare. Ma si sa, nel calcio di oggi non ci sono regole. Può accadere davvero di tutto. Perfino che il nuovo amministratore delegato del Milan, dopo aver dato l’addio a un vecchio cuore rossonero, pensi a un vecchio cuore neroazzurro come nuovo allenatore. Rumors, chiacchiere.

Chissà, di sicuro un po' come quelle legate ai numerosi tecnici accostati da qualche tempo a questa parte al club guidato da Elliot. Specie, poi, in questo momento che si attende una risposta da parte di Paolo Maldini: “A breve darò la mia risposta a Gazidis. Tra pochi giorni, entro la fine di questa settimana le cose saranno definiteha detto questa mattina l’ex capitano al termine di un evento DAZN -. La risposta entro questa settimana, bisogna vedere tutto, ma le cose vanno raccontate bene. Offerta allettante? Si. I tifosi mi aspettano? Sì e io sono qui”. Le prossime, dunque, saranno ore frenetiche, decisive per il futuro di un Milan che è pronto a rifondare, o quasi, per il terzo anno consecutivo.

Sarà anche vero che lo scrittore/saggista francese Marcel Proust riteneva che “Se sognare un po' è pericolo, il rimedio non è sognare di più ma sognare tutto il tempo”, ma per il Milan del presente quello che più conta è ottenere esclusivamente dei risultati convincenti. Con o senza Mourinho. Quelli che, più dei sogni, aiuterebbero non solo la mente ma anche il cuore e soprattutto le casse rossonere.

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