La UEFA ha aperto un'indagine per far luce sui cori razzisti e discriminatori intonati dai tifosi di Croazia e Albania contro Serbia e Macedonia durante la seconda partita della fase a gironi del Gruppo B di EURO2024
La UEFA ha deciso di aprire un'indagine sui cori razzisti e/o discriminatori intonati da parte dei tifosi durante la partita tra Croazia e Albania, giocata mercoledì scorso al Volksparkstadion di Amburgo e conclusasi con il risultato di 2-2. Il massimo organismo del calcio europeo, in conformità con l'articolo 31.4 del suo Regolamento Disciplinare, ha provveduto ad affidare l'indagine ad un Ispettore Etico e Disciplinare.
Cori razzisti anti-Serbia e anti-Macedonia, le possibili sanzioni dell'UEFA
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Si aprirà dunque un'indagine ad hoc per far luce sui cori razzisti e discriminatori intonati dai tifosi di Croazia e Albania contro Serbia e Macedonia. Nell'indagine, affidata ad un Ispettore Etico e Disciplinare, si farà luce anche sul comportamento assunto dall'attaccante albanese Mirlind Daku.
Il 26enne centravanti, in forza al Rubin Kazan, al termine della partita ha preso possesso di un megafono e ha accompagnato i cori dei supporters albanesi contro la Macedonia. La UEFA si sta muovendo per poi prendere una decisione in merito al caso. Il massimo organismo del calcio europeo, con ogni probabilità, potrebbe sanzionare le due Federazioni con una sanzione economica di un certo peso. Tornando a Daku, è assai probabile che al giocatore vengano comminate alcune giornate di squalifica. Daku sarà quindi indisponibile per l'ultima partita della fase a gironi di Euro2024 contro la Spagna.