Mondiali in Qatar, ecco il nuovo stadio: fra 2 settimane Coppa dell’Emiro e inaugurazione dell’Al Rayyan

Il 18 dicembre verrà inaugurato, a 22 chilometri dal centro di Doha, lo stadio Al Rayyan che diventerà il quarto terreno di gioco completato per la Coppa del Mondo Qatar 2022. Gli altri tre impianti già pronti sono il Khalifa International, l’Al Janoub, e l’Education City. Ne restano ancora quattro da ultimare. L’Al Rayyan aprirà i battenti proprio nella data della Giornata Nazionale del Qatar ed esattamente due anni prima della finale mondiale. Sarà la nuova casa della squadra Al Rayyan Sports Club e ospiterà sette partite tra fase a gironi e ottavi di finale del torneo. L’arena ha una capacità di 40mila spettatori e la sua facciata luminosa è composta da motivi caratterizzanti la cultura qatariota: l’importanza della famiglia, il deserto, flora e fauna autoctone, oltre al commercio locale e internazionale. Una quinta forma – uno scudo – riunisce tutte le altre, rappresentando la forza e l’unità particolarmente rilevanti per la città di Al Rayyan.

La costruzione della nuova struttura ha fatto registrare un record. Infatti l’installazione del manto erboso è stata la più veloce mai realizzata: in soltanto 11 ore, 26 minuti e 54 secondi. Allo stesso tempo, poi, si sono rispettati tutti i piani di sostenibilità in modo che i materiali del vecchio campo da gioco, ospitato nello stesso luogo, potranno essere riciclati e riutilizzati.

Dopo i Mondiali l’Al Rayyan non verrà abbandonato in alcun modo, bensì è stato costruito in modo che il livello superiore modulare dello stadio potrà essere rimosso, con i posti che verranno riproposti in impianti sportivi in Qatar e all’estero. La zona circostante sarà anche trasformata in un centro sportivo regionale, dove i residenti avranno l’opportunità di sperimentare molte altre strutture che nascono come parte del complesso. Sei campi di allenamento di calcio, uno da cricket, un maneggio, una pista ciclabile, attrezzature da palestra e una pista di atletica sono solo alcune delle strutture che la comunità potrà utilizzare.