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GLASGOW, SCOTLAND - MARCH 23: Bryan Ruiz of Costa Rica is seen during the Vauxhall International Challenge match between Scotland and Costa Rica at Hampden Park on March 23, 2018 in Glasgow, Scotland. (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)
di Sergio Pace -
Per l’Italia il suo nome evoca brutti ricordi. Nel Mondiale brasiliano del 2014 la Costa Rica sconfisse gli Azzurri nel girone grazie al gol del capitano Bryan Ruiz, in quella stagione in prestito al PSV Eindhoven dal Fulham. Il numero 10 portò i Los Ticos fino ai quarti di finale (miglior risultato nella storia della Costa Rica), sbattendo solo ai rigori contro l’Olanda. In carriera ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo e in attacco, utilizzato molto spesso da ala offensiva.
Dotato di un delicato mancino e di una buona visione di gioco, Bryan Ruiz ha vestito le maglie di Gent, Twente, Fulham, PSV, Sporting Lisbona e Santos. Nell’estate 2020 il ritorno in patria, nel club in cui è cresciuto nelle giovanili e dove tutto è iniziato: l’LD Alajuelense. Con i RojinegrosRuiz ha già conquistato la CONCACAF League e il Campionato di Apertura nel 2020. Tornando ad Alajuela, Ruiz ha chiuso un cerchio nella sua più che discreta carriera. Ma non ditegli che è anche ora di smettere: a 36 anni il mancino col numero 10 sulle spalle è ancora decisivo in mezzo al campo.
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