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Michele Santoro è un attaccante classe ’91 della Polisportiva Puglianello, squadra che gioca nel girone A del campionato di Promozione in Campania. Santoro è di Marcianise (Caserta) e lavora all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese”(Santa Maria Le Scotte di Siena) nel reparto di Cardiologia e Utic. L’esterno alto sta toccando con mano l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese e ne ha parlato a chi segue lo sport sul suo territorio, sportcasertano.it: “Non è facile stare dentro a questa situazione. C’è panico, ansia, stress ed anche la paura di essere contagiato. Ciò che mi fa sentire meglio però è magari vedere un paziente migliorare, far parte di un’equipe ed essere una figura di riferimento in questo momento di difficoltà. Sono innamorato del mio lavoro, io ho scelto lui e lui ha scelto me. Tutto questo mi gratifica e mi da la forza nonostante il grande disagio che ha portato con sè questo virus”.
Il suo racconto: "Fa male. Anche solo guardare da dietro ad un vetro, magari senza toccare o parlare con il paziente fa male, senti la sofferenza. Fa male veder portare via qualcuno in un sacco nero, pensare che verrà ridotto in cenere. Fa davvero male. La Campania è la mia terra, il calcio la mia vita. Non vedo l’ora di tornare a casa per riabbracciare la mia famiglia ed i miei compagni di squadra. Il solo pensiero di ritornare in campo mi fa venire la pelle d’oca, speriamo torni al più presto tutto alla normalità. Capisco i sacrifici fatti da calciatori e società varie ma qui si parla di salute e non c’è cosa più importante. E’ stato meglio fermare tutto per limitare i danni. Secondo me, considerando la situazione attuale, prenderanno seriamente in considerazione l’idea dell’annullamento. Non potrò mai dimenticare l’emozione della vittoria del campionato di Prima Categoria tramite i play-off con la mia Polisportiva Puglianello lo scorso anno calcistico”.
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