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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - SEPTEMBER 08: Head coach of Italy Roberto Mancini reacts during the 2022 FIFA World Cup Qualifier match between Italy and Lithuania at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on September 08, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Riguardo all’andamento zoppicante della Nazionale Italiana, la redazione di DerbyDerbyDerby.it ha intervistato in esclusiva Diego Fuser, ex calciatore azzurro. Come ti spieghi la crisi di risultati della Nazionale? “Secondo me è stato un calo fisiologico. Dopo un Europeo vinto in maniera così spumeggiante ci può stare. Il calcio è anche questo”. Hai giocato tanti anni in Nazionale: durante la stagione si sente, oggettivamente, meno pressione? “Sì, durante le competizioni singole stai più con i tuoi compagni di Nazionale e quindi, anche inconsciamente, la affronti con più determinazione. Durante la stagione l’impegno è uguale, però inevitabilmente qualche energia mentale è dedicata al tuo club di appartenenza”.
E’ un Italia ormai a fine ciclo? “Spero vivamente di no. Per me ci sono tanti giocatori bravi individualmente: credo che si possa anche puntare sul gruppo dell’Europeo”. E’ possibile considerare una problematica relativa agli ingenti impegni dei calciatori tra club e nazionali? “Secondo me no, in nessun modo”. Per quali ragioni? “Perché è sempre stato così. Io, in carriera, giocavo una volta ogni due giorni. Ricordo raramente una settimana tutta quanta libera. Non capisco come mai adesso si parli di questo”.
Ci sono responsabilità da parte di Mancini? “Secondo me Mancini sta facendo le convocazioni giuste. Sono i calciatori a dover fare qualcosa di più”. Credi che l’Italia possa qualificarsi al Mondiale? “Assolutamente sì. Magari poi in questi mesi qualche calciatore, tipo Kean, esplode e può essere d’aiuto nelle due partite di marzo”.
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