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L’omelia di Natale e la pandemia. Nella messa di Natale i parroci l'hanno presa molto alla larga, come è accaduto ad esempio in un centro della provincia di Reggio Emilia, a Novellara, dove il parroco, don Giordano Goccini, ha esordito coi fedeli: "E’ un Natale insolito, molto strano. Addirittura il Milan - ha detto secondo l'Adnkronos per sdrammatizzare - si trova capolista, non accadeva da tempi immemori. Un Natale strano che ci ha obbligato a cambiare i rituali, ad accorciare e ridurre i nostri stili di vita, il nostro movimento, la nostra capacità di fare".
Don Giordano ha riflettuto sull’irritualità delle feste ai tempi del Covid: "Questi giorni ci costringono in casa e se riusciamo a fare tacere un po’ tutti gli aggeggi che blaterano tutto il giorno, forse potrebbe capitarci di dovere affrontare qualche momento di silenzio. E alla compagnia e alle lunghe tavolate dove possiamo brindare e fare chiacchiere dopo pranzo, forse dobbiamo sostituire quella compagnia più difficile e molto più scomoda: quella con noi stessi. Compagnia un po’ impegnativa. Potrebbe essere il dono di questo Natale. Siamo nei giorni della lotta. Se nei prossimi giorni arriverà un vaccino è solo una piccola arma in più che abbiamo ma siamo molto distanti dal potere archiviare questa storia".
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