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Piccoli campioni crescono, ma devono farlo spontaneamente. Senza pressioni e senza imposizioni eccessive. Il Cholo Simeone è molto discreto nei confronti dei loro figli, ne parla poco e si fa vedere ancora meno.
La stessa cosa accade a Federico Chiesa con suo padre Enrico, a Justin Kluivert con suo padre Patrick e nella famiglia di Zinedine Zidane. Tramesso il dna, poi è il campo a dover dire l'ultima parola. Così si fa e così si cresce.
Esattamente come fa Paolo Maldini, sia con Christian che con Daniel: mai una parola sul piano tecnico, solo i commenti che qualsiasi padre che non vuiole dare nell'occhio farebbe sul figlio, Tanto affetto, ma nessun intervento.
Non è stato così nella scorsa stagione per Lautaro Martinez, il cui papà aveva accusato Luciano Spalletti di essere "cagon" nel non schierare il figlio: invasione di campo certamente eccessiva. Anche quando suo papà parla, e lo fa spesso, Moise Kean non sempre gradisce.
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