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Sono tante le emozioni per un portiere che si appresta a difendere la porta durante i calci di rigore, soprattutto se questi possono sancire la permanenza in B o la retrocessione in C. Ma dopo il termine dei 120 minuti di gioco fra Perugia e Pescara, la mente dell’estremo difensore degli umbri, Guglielmo Vicario, non può che essere tornata ad un altro play-out, quello dello scorso anno fra Salernitana e Venezia.
Ebbene sì, perché l’estremo difensore di quel Venezia era proprio lui, Guglielmo Vicario. Per il suo Venezia arriverà una sconfitta contro i granata, ai calci di rigore, anche se i lagunari verranno poi ripescati in serie B, in virtù dei problemi finanziari (e relativo fallimento) del Palermo. Ma la sconfitta sul campo resta, e quando il match fra Perugia e Pescara è finito ai calci di rigore, Viviano non può non averci pensato.
Tanta la voglia di rivalsa del portiere perugiano, ma purtroppo per lui e per il Perugia la storia si è ripetuta. Nulla ha potuto l’estremo difensore del Perugia sui rigori del Pescara, che vince il playout e rimane in serie B, condannando i Grifoni alla Serie C. Per Vicario una nuova amarezza, ancora dal dischetto, ma chissà che non vi sia anche stavolta un inaspettato ripescaggio.
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