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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 28: Andrea Mandorlini manager of Calcio Padova gestures during the Coppa Italia match between ACF Fiorentina and Calcio Padova at Artemio Franchi on October 28, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
A lanciare la volata dialettica verso il derby di Serie C tra i veronesi di provincia del Legnago terzultimi in classifica e i veronesi di Borgo Venezia della Virtus Verona era stato Andrea Mandorlini, quando ha parlato di due giocatori che ha allenato per moltissimo tempo, vale a dire Juanito Gomez (36 anni, oggi con i biancazzurri del Legnago) ed Emil Hallfreddson (37 anni, oggi con i rossoblù della Virtus Verona): "Due figli, che porterò sempre nel cuore. Persone vere, ragazzi che vorresti avere a fianco ogni giorno. Esempi soprattutto per i giovani. Gomez l’anno scorso ha fatto bene. Hallfredsson l’avevo a Padova e ai play off è stato il migliore: mi spiace solo che qualcuno abbia dato invece un giudizio diverso, ma è gente che non conosce davvero Emil, gente che uno come lui non è nemmeno in grado di giudicarlo. Troppo bistrattato, la verità invece è che Hallfredsson ancora oggi non c’entra nulla con la Serie C".
Il dado ormai era tratto e prima del derby di domani, ecco le parole di Hallfredsson, uno che ha giocato anche nel Tottenham e che ha vestito 73 volte la maglia della Nazionale islandese: "È una partita come le altre. Il vero derby sarà con il mio amico Juani". Perché lui, l'uomo di Reykjavik lo chiama così il suo amico Juanito Gomez, nato fra l'altro a Reconquista, in Argentina, proprio come Batistuta: "È un mio grande amico. L’ho sentito anche in questi giorni. Ho giocato contro di lui lo scorso anno quando era al Gubbio. È sempre bello giocare contro gli amici. Per me lui è il più forte del Legnago". Loro due, i più utilizzati nel Verona di Mandorlini: "Non lo sapevo. Ma è molto bello. Ho giocato partite importanti e abbiamo raggiunto dei grandi traguardi. Ho letto su L’Arena la sua intervista. E mi fa piacere. Di un giocatore si guarda sempre l’età più che il rendimento, quello che uno fa in campo. In questo campionato posso fare ancora molto bene. Sono andato molto vicino alla Serie B con il Padova. E avrei potuto giocarci. Non penso di essere un fenomeno, ma mi conosco e so quali sono le mie possibilità".
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