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Vercelli, Lerda squalificato: lui si difende “Ingiustizia, non rinuncio alla mia libertà”
L’allenatore della Pro Vercelli, Franco Lerda, è stato fermato per 3 giornate e multato con un’ammenda di 3mila euro. La motivazione è la seguente come si può leggere dal comunicato ufficiale redatto dal Giudice Sportivo dopo Piacenza-Pro Vercelli 0-0 dello scorso 13 marzo: “per avere fatto accesso, prima dell’inizio della gara e per una ventina di minuti circa, all’interno del recinto di gioco, in violazione dell’art. 21, comma 9, CGS; 2 – per avere costantemente diretto la squadra mediante indicazioni fornite verbalmente dagli spalti, prima dalla tribuna laterale sud e poi dalla tribuna laterale nord, nonostante fosse squalificato, in violazione dell’art. 21, comma 9, CGS, provocando anche le reazioni del pubblico della squadra ospitante; per avere, in due distinte occasioni, mentre si trovava in tribuna laterale sud, pronunciato un’espressione blasfema: per due volte, al 14°minuto circa del primo tempo, e per una volta al 30°minuto circa del primo tempo”. Lerda era stato squalificato fino al 28 aprile, termine della stagione regolare del campionato di serie C, a causa di una presunta frase razzista pronunciata verso un giocatore del Renate in occasione del match giocatosi al “Silvio Piola” di Vercelli lo scorso 20 febbraio.
Lo stesso Lerda (nella foto Michele Balossino per MagicaPro.it) ha risposto tramite una conferenza stampa a tale decisione (fonte TuttoC.com): "Mi hanno dato una squalifica ingiusta, sono andato nel posto che mi è stato detto ma se lì non potevo stare non è certo colpa mia. Non so da dove guarderò la partita, ma la mia libertà non me la toglie nessuno: non cambio a 54 anni".
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