I GRANDI CLUB E GLI UMORI DELLA PIAZZA

CAPU…T DERBY – Le ragioni di Cardinale e Scanavino

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Redazione DDD Direttore responsabile 

Le due proprietà di Milan e Juventus contestate dai propri tifosi. Eppure l'addio di Maldini e la conferma di Allegri hanno un tratto i comune
00:12 min

di Giovanni Capuano -

Gerry Cardinale e Maurizio Scanavino non sono in questi giorni in cima alle preferenze dei tifosi di Milan e Juventus. Il primo ha accompagnato all'uscita Paolo Maldini e Ricky Massara e scelto per i rossoneri un sistema di lavoro sul mercato affascinante (se non l'avete visto si consiglia la visione di Moneyball) ma estremamente rischioso. Il secondo ha confermato il contestatissimo Massimiliano Allegri, l'uomo più odiato dal popolo bianconero, e incarna agli occhi della gente l'immagine di chi ha firmato la resa con Figc e Uefa, spingendo per il patteggiamento in Italia e per l'addio alla Superlega in Europa.

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Gioco del singolo e gioco di squadra

E' chiaro che Scanavino opera per conto di Elkann mentre Cardinale fa da solo. Entrambi sono proprietà o espressione di una proprietà e va detto che rischiano in proprio: i soldi sono di RedBird ed Exor, l'onore e l'onere delle strategie pure. Ci sta che i tifosi non la prendano bene e non è nemmeno detto che liquidare Maldini (anche se la convivenza era ormai troppo complicata) e tenere Allegri siano scelte che pagheranno.

L'unica certezza è che Cardinale ed Elkann, quindi Scanavino, avevano e hanno tutto il diritto di decidere tempi e modi di conduzione delle proprie società.

La storia dice che quando un club si fa condizionare dagli umori della piazza molto spesso sbaglia. E paga pegno. E' successo anche alla Juventus con Allegri nel post Conte o al Milan quando Pioli sostituì Giampaolo e sembrava una scelta di ripiego. Quindi oggi hanno ragione Cardinale e Scanavino, o chi lo manda. Domani chissà, ma se anche fosse di sicuro chi li contesta non accetterebbe di riconoscere l'errore.