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BERGAMO, ITALY - MAY 23: Franck Kessie of A.C. Milan scores his team's second goal during the Serie A match between Atalanta BC and AC Milan at Gewiss Stadium on May 23, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
di Franco Ordine -
I colleghi ben informati sul Barça hanno raccontato nelle ultime ore gli sviluppi decisivi sulla trattativa con l’agente di Frank Kessié. È stato definito l’accordo economico e la trattativa ha ricevuto anche la benedizione di Xavi, il giovane tecnico catalano, con la telefonata al diretto interessato. La vicenda, dopo l’esperienza milanista recentissima, non avrà i connotati polemici e velenosi dei precedenti. E la spiegazione è elementare. Grazie alla gestione economica (Elliott) e tecnica (Maldini) del club, è stato dimostrato “urbi et orbi” che perdere a zero un calciatore che attenta all’equilibrio del monte-stipendi e che viene gestito da un goloso agente, è cosa buona e giusta.
Il Milan, sul punto, ha fatto da apripista. Dopo di lui verranno altri esempi del genere (azzardo il prossimo: Dybala). Anche la tifoseria ha l’occasione per riflettere sulla vicenda. I milanisti hanno molto patito la partenza di Donnarumma, meno, molto meno, quella di Calhanoglu ma i fatti e i risultati si sono incaricati di dimostrare che non è un lutto ma una opportunità, a condizione naturalmente che si abbia la mano felice nello scegliere i sostituti (Maignan). Perciò Kessié può vivere serenamente queste prossime settimane a San Siro e non solo. Gli augureranno “suerte” come si fa con chi si è comportato lealmente.
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