di Franco Ordine -
C’è una luce nel centrocampo ricostruito da Furlani-Moncada e Pioli. È una luce olandese e sembra illuminare il cammino che il Milan ha inaugurato in territorio italiano con la prima edizione del trofeo intitolato a Silvio Berlusconi, indimenticabile collezionista dei successi di Milan e Monza.
Quel 14...
Si tratta di Reijnders, scelto il numero 14 che ricorda agli olandesi un mito del calcio mondiale, Cruijff. Le sue giocate, pulite, i suoi inserimenti, persino uno dei rigori finali sono la testimonianza visiva di una classe limpida che può consentire al Milan di puntare a un calcio offensivo senza perdere i riferimenti geometrici.
È vero, poi c’è Pulisic che riscalda i cuori con quel numero da circo col quale si procura il calcio di rigore ma sono segnali che qualcosa di nuovo, inedito tatticamente, sta crescendo dalle parti di Milanello.
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