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ROME, ITALY - OCTOBER 24: SS Lazio President Claudio Lotito visits Rome's Synagogue on October 24, 2017 in Rome, Italy. The visit comes after SS Lazio fans left anti-Semitic graffiti and stickers, some featuring Anne Frank wearing the shirt of rivals AS Roma, during their Serie A match against Cagliari. (Photo by Marco Rosi/Getty Images)
di Franco Ordine -
"Attorno alla recente disputa sui diritti tv del prossimo triennio, si sono rotte vecchie alleanze e ricomposti nuovi rapporti politici. È questo lo scenario molto pittoresco che si presenta sotto gli occhi dei cronisti chiamati a seguire i lavori (settimanali) dell’assemblea della Lega di serie A deputata a decidere sulla materia incandescente. Durante il Covid, il duello rusticano vide da una parte Andrea Agnelli della Juve e dall’altra Claudio Lotito, uno intento ad attendere la riduzione dell’emergenza da pandemia, l’altro a reclamare ogni giorno la ripresa del campionato nella convinzione di poterlo vincere.
"Bene: la novità di questi ultimi giorni è che Lotito è diventato l’ispiratore della strategia del gruppo di società che vogliono scegliere Dazn (con lui Napoli, Juve, Inter, Milan tra gli altri) e quindi dello stesso Agnelli salito su quel carro, mentre Cairo, la Roma più altri otto club sono a favore dei fondi e della proposta di Sky Sport. A dire il vero non è la prima volta: nel passato dopo lo storico e polemico Juve-Inter con rigore non concesso a Ronaldo, in un albergo del centro a Milano Giraudo e Moratti s’incontrarono per discutere appunto di diritti. Che vuol dire soldi, incassi, interessi dove tutto si appiana e si dimentica.
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