di Franco Ordine -
Ecco il “verdetto” calcistico che ha messo fine a una disgustosa caccia all’uomo oltre che al portiere del Milan. Cominciata sabato notte nelle viscere dello stadio Marassi, protagonista principale il presidente del Genoa prof. Alberto Zangrillo, è proseguita sui social e poi nei dibattiti televisivi. Per fortuna, gli unici esperti del ramo, cioè gli ex arbitri, hanno spiegato e pronosticato quello che il giudice sportivo Mastrandrea ha poi deciso.
UNA GIORNATA dunque e non gli arresti domiciliari!
Questo episodio ha una sua morale ed è la seguente: fino a quando nella caccia alla maxi squalifica per Maignan si esercitano le tifoserie e i fiancheggiatori dei club concorrenti, persino i trombettieri nemmeno prezzolati (svolgono gratis il loro servizio in cambio di una telefonata d’apprezzamento, ndr), amen.
Ma se incontriamo, lunga la strada del campionato, anche fior di professionisti e qualche opinionista dediti a questa volgare pratica (eliminare per via disciplinare il proprio rivale accreditato di molto talento, ndr), beh allora è il caso di chiudere bottega e passare al curling.
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