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Javier Pastore, in un’intervista rilasciata a ‘Radio Impacto’, ha fatto il punto sulla situazione che si sta vivendo in Italia e spiegato perché a suo dire sarà difficile portare concludere l’annata calcistica. “Per me chiudere la stagione è una cosa poco fattibile. Serviranno almeno venti o trenta giorni per prepararsi prima di poter ripartire. Tutte le società riporteranno delle perdite, ma immagino che si cercherà di iniziare direttamente il prossimo campionato in tempo. Finire la stagione in ritardo vorrebbe voler dire spostare la prossima annata, ma ci saranno anche le Olimpiadi, l’Europeo, la Copa America".
La tesi di Pastore: "Per me riprendere da dove si è interrotto è impossibile. I club hanno fornito a tutti i calciatori gli strumenti necessari per allenarsi a casa. Inviamo tutte le informazioni al nostro staff, come peso, tempo di allenamento, esercizi fatti. Non possiamo lavorare in gruppo, ma almeno proviamo a non perdere torno muscolare per farci trovare pronti”. L'argentino si è soffermato anche sul suo futuro: "Io ho ancora due anni e mezzo di contratto con la Roma, quindi per il momento non penso ad un ritorno in Argentina. Se dovessi tornare lo farei solo con una buona condizione fisica e non per il mio nome. Tornerei solo per giocare nel Talleres”.
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