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GENOA, ITALY - APRIL 30: Abdelhamid Sabiri of Sampdoria (C) scores a goal during the Serie A match between UC Sampdoria and Genoa CFC at Stadio Luigi Ferraris on April 30, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)
di Mauro Suma -
Non un grande derby. Un derby specchio fedele di una stagione minore del calcio genovese. Meraviglioso lo spettacolo di popolo, le due curve, i colori, i gradoni di Marassi che tremano. Una grande festa popolare sulle curve, una recita appena accennata sul campo. La Sampdoria ha più qualità, il Genoa ha la garra ma non segna, non graffia, non fa male. Poche le occasioni del primo tempo, ma i palloni di Candreva e Augello confondono i rossoblù che prendono gol da Sabiri. Blessin migliora la fascia sinistra, con gli inserimenti di Portanova e Criscito, provando a portare il derby in equilibrio il più in là possibile.
La curva Nord genoana non smette mai di cantare, basta una palla vagante e sale il ruggito. Eppure i minuti passano e la Sampdoria non rischia praticamente nulla. Dopo 67 minuti di gioco, i genoani provano a caricare l'ambiente anche protestando per la lentezza dell'uscita dal campo di Sensi, rilevato da Ronaldo Vieira. I blucerchiati sono scesi in campo per fare la storia, per restituire ai rivali lo sgarbo di Mauro Boselli, quando nel 2011 l'argentino del Genoa causò la retrocessione della Samp con il suo gol in un derby di maggio. Sabiri come Boselli allora? Non manca molto per capirlo...Anche se i fumogeni dei tifosi del Genoa sanno di resa...come il rigore parato da Audero a Criscito...
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