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Domenica 3 maggio si sarebbe dovuto giocare il derby della Lanterna fra Sampdoria e Genoa. Niente da fare, chiusura per virus, tutto fermo, tutto sospeso. I tifosi lo hanno giocato lo stesso, virtualmente, via social, ma non è la stessa cosa: "Il derby mi è mancato, tanto". Claudio Onofri lo ha confessato a Tuttosport: "Tutto le volte che va in scena quella sfida torno con la memoria al mio primo derby da giocatore, quella di ritorno nella stagione 1976/77". Onofri è amico fraterno del sampdoriano Enrico Nicolini: "Enrico è quasi un fratello. Il nostro, se vogliamo, è un rapporto vero. La nostra rivalità dura il tempo di due partite all’anno, poi si torna come prima".
A Onofri non manca per la verità solo il derby ma tutto il calcio, su cui non bisogna a suo giudizio fare demagogia e che deve ripartire per aiutare il calcio minore italiano: "Il calcio è la terza azienda in Italia, coinvolge una marea di persone e va salvaguardata. E' la mia passione e non vedo l'ora che si torni a giocare, seppur questa sia una situazione di emergenza. Pensiamo innanzitutto alla salute, ragioniamo con calma e abbassiamo i toni. Soluzione playoff e playout? Non hanno senso. Il campionato è ovviamente falsato ma deve andare avanti nel suo percorso. Genoa? E' stato sfortunato, con Nicola sembrava aver trovato un assetto per una salvezza facile".
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