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La leggenda del Genoa Tomas Skuhravy, ha parlato ai microfoni de Il Secolo XIX, rivelando tutto il suo amore per il Genoa e per la Liguria. L'ex centravanti che vive attualmente a Celle in provincia di Genova, dove sta passando le sue ore di quarantena: "Vivo a Celle, l’Italia e la Liguria sono diventate la mia seconda casa. E sono ormai parte della mia vita."
Skuhravy che ha raccontato così la sua quarantena: "Sono pronto a tornare in campo, sto facendo tanti di quegli esercizi per tenermi in forma che mi sembra di avere vent’anni di meno. Poi leggo, mi informo. E quando vado a fare la spesa incontro tanta gente preoccupata e disperata per quello che potrà essere il futuro. Servono fatti e non parole, mi sembra che dal governo per adesso siano arrivate soprattutto tante parole."
Sul Mondiale italiano del 1990: "Nel 1990 avevo 25 anni e il Mondiale in Italia era una straordinaria opportunità per mettermi in mostra. Allora il calcio italiano era il top, ogni squadra poteva avere al massimo tre stranieri e i migliori di ogni nazione giocavano qui." Il retroscena sul suo passaggio al Genoa: "Mentre ero in ritiro con la mia nazionale venni a sapere dell’interesse del Genoa, trovammo l’accordo una notte nel ritiro di Bari. Parlai con il presidente Spinelli, con Landini, poi con gli avvocati D’Angelo e Carbone. È stata una scelta molto importante, che mi ha cambiato la vita. E mi ha fatto vivere momenti indimenticabili».
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