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di Elena Rossin -
Fino al penultimo giorno di mercato Mazzarri poteva contare su Belotti, Zaza e Falque e anche su Berenguer, Millico, Parigini, Edera e Rauti poi è arrivata la tanto attesa ciliegina sulla torta Verdi e le soluzioni a disposizione dell’allenatore granata si sono ulteriormente moltiplicate. Il Torino non ha due attaccanti con le stesse caratteristiche e questo permette di sfruttare al meglio le peculiarità di ognuno e di tenere tutti sulla corda. Infatti,in questi casi chi è più in forma e ha nelle proprie corde quel qualche cosa in più che aumenta il potenziale della squadra e mette in difficoltà gli avversari gioca.
Posto che Belotti è il titolare inamovibile gli altri, chi più chi meno, dovranno conquistarsi un posto al suo fianco in particolare Falque e Verdi, che sono i più simili nel reparto d’attacco del Torino. Entrambi esterni che possono fare i trequartisti e anche le seconde punte. In più hanno una buona visione di gioco e sanno creare la superiorità numerica poiché saltano l’uomo. Non ultimo possono servire la punta crossando con precisione o servendola con assist invitanti o andare loro stessi al tiro in quanto dotati di buona mira che permette loro anche di calciare i rigori e le punizioni.
E’ facile prevedere che tra Falque e Verdi sarà un bel derby e che a beneficiarne sarà il Torino. Lo spagnolo ha dalla sua una sopraffina visione del gioco, il doppio passo e in carriera ha dimostrato di saper segnare di più del compagno. L’italiano è ambidestro e più imprevedibile nelle giocate e sa calciare le punizioni persino meglio del compagno. L’essere giocatori che si mettono al servizio della squadra e uomini per bene li metterà in leale competizione e il campo dirà poi chi dei due sarà più utile alla causa granata.
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