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OSLO, NORWAY - DECEMBER 02: Nicklas Bendtner of Rosenborg celebrates victory after Norwegian Cup Final between Rosenborg v Stromsgodset at Ullevaal Stadion on December 2, 2018 in Oslo, Norway. (Photo by Trond Tandberg/Getty Images)
di Antonio Marchese -
Il Bendtner visto con la maglia dell’Arsenal (dal 2007 al 2011) è stato solo una tenera illusione. La Juventus poteva essere l’apice, ma il bomber danese ha sempre fatto parlare di sé, più che per i gol per le vicende fuori dal campo.
L’adrenalina - Nicklas, nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC, si sbottona ulteriormente circa il suo passato e confessa: “Avevo un sacco di infortuni sul campo, non riuscivo a trovare l'adrenalina che mi serviva, quella che solo giocare davanti a 60mila persone può darti. Non c'era nulla di minimamente paragonabile. L'unico momento in cui mi sentivo così competitivo era quando andavo al casinò. Maggiore era la posta in palio, maggiore era l'adrenalina".
Una situazione terribile - “Una volta ero sotto di 400mila sterline ma sono riuscito a riprendermi e alla fine della serata ne avevo perse solo 20mila. È stata una situazione terribile e quando sono tornato in hotel e poi a casa ci ho pensato molto e ho capito che era l'ultima delle mie nottate a scommettere”.
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