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Özil ha raccontato a Marca un litigio con Mourinho ai tempi del Real Madrid: “Si è fermato. Mi guardava con i suoi occhi marrone scuro. Mi sono appoggiato all'indietro. Era come lo sguardo di due pugili prima del primo round. In quel momento lo odiavo, anche se in realtà lo adoravo. Poi si è alzato in punta di piedi con le braccia vicine al corpo e ha iniziato a saltare. A quel punto gli ho detto: ‘Se sei così figo gioca da solo! Ecco la maglietta, indossala. Buona fortuna’. Ho afferrato l'asciugamano e sono andato verso la doccia, senza dirgli una parola. Poi mi sono scusato per il mio comportamento nei confronti di Sergio Ramos e della squadra”.
Poi il tedesco spiega l’addio ai Blancos: “Lasciare il Real Madrid è stata la decisione più difficile della mia vita. Sognavo di vincere la Champions League con quella squadra. Mio padre non è perfetto e i negoziati non sono andati bene. Non era avidità, gli avevamo chiesto ciò che ritenevamo giusto e lui non ce lo ha dato. Essere testardi con Florentino non è il massimo. In un impeto di rabbia mi ha chiuso l'account Twitter e ho perso milioni di fan. Addirittura questo ha provocato problemi giudiziari con Adidas”.
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