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buu thuram papa kean la montagna partorisce multina

di Redazione DDD – A urlare i buu contro Moise Kean sono stati pochi tifosi che hanno reagito a una provocazione. Inoltre, nelle annotazioni del collaboratore sotto la Curva Nord, non c’è traccia dei buu prima della seconda rete...

Redazione Derby Derby Derby

di Redazione DDD -

A urlare i buu contro Moise Kean sono stati pochi tifosi che hanno reagito a una provocazione. Inoltre, nelle annotazioni del collaboratore sotto la Curva Nord, non c’è traccia dei buu prima della seconda rete bianconera. Nei documenti ufficiali si parla solo di 40-50 trasgressori che si sarebbero lasciati andare a insulti razzisti. Manca quindi la “reale dimensione e percezione del fenomeno”, condizione imprescindibile perché il giudice sportivo opti per la chiusura del settore o dell’intero stadio. Per il Cagliari, come previsto dal codice, attesa solo un’ammenda.

“Bonucci – è invece esploso dalla Francia, Lilian Thuram - dice qualcosa che in molti pensano: i neri si meritano ciò che capita loro. La domanda giusta da fare a Bonucci invece sarebbe: cosa ha fatto Kean per meritarsi tanto disprezzo? Bonucci non dice mai ai tifosi che hanno torto, ma a Kean che se l’è cercata. È come quando una donna viene stuprata e c’è chi parla del modo in cui era vestita. È a causa di gente così che non si fanno avanzare le cose”.

E' stata poi la volta del papà di Moise Kean: “In Africa quando fai quel gesto all’esultanza intendi, ma cosa ho fatto? “. Questo è quello che ha fatto. Non voleva provocare, è un ragazzo educato, gli piace ballare e scherzare con la gente. A volte c’è il razzismo nel calcio. Con Balotelli hanno fatto la stessa cosa e oggi è animato da uno spirito di rabbia ovunque vada. Questo non è un buon segno, quindi può influenzare negativamente la carriera di un calciatore. Questo atteggiamento di razzismo è nato quando un giocatore di colore entra nella squadra nazionale. Non l’hanno fatto prima. Vedere Mosè in Nazionale è stata una gioia. Era il suo sogno. Ora stiamo aspettando il Pallone d’Oro in famiglia”

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