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di Marco Varini -
"Non lamentiamoci dei rinnovi di Ranocchia o Ausilio, di possibili arrivi come De Paul. Fossimo milanisti oggi staremmo discutendo se è meglio Di Francesco o Gasperini per il futuro" - "Ci abbiamo messo solo 18 ore per rinvenire. Il cielo è ranocchioso sopra appiano. Abbiamo lavoro per altri due anni" - "#Inter: via libera alla cessione di #Icardi, svelato il nome del sostituto, #Ranocchia ha rinnovato fino al 2021", questi sono alcuni dei commenti social alla notizia.
La notizia è: Avanti insieme. Tutto ok per il rinnovo di Andrea #Ranocchia con l’#Inter. Accordo per un biennale da 1,5 milioni a stagione più bonus. Uno dei primi commenti dei tifosi nerazzurri su Twitter è stato: "Mi confermate che ho capito bene. Skriniar deve cacciare l'agente per firmare il rinnovo a 3 netti. Ranocchia un mese dopo firma tranquillo a 2 netti. Tutto giusto?".
Di questo passo, potremmo fare notte. Ma la conferma, anzi il prolungamento di Ranocchia ha motivazioni più radicate nell'essenza del calcio di oggi e nel fare calcio di oggi. Il calcio del 2019 è molto costoso, le rose sono folte, gli staff tecnici molto lunghi, ci sono tanti organigrammi e tante persone. Sapete qual è la cosa più difficile? Ebbene sì, andare d'accordo. Evitare tensioni e conflitti. Far rendere al meglio, senza polemiche e discussioni sterili, tutto il gruppo lungo il percorso tortuoso della stagione ufficiale. Eccoci allora a Ranocchia. Un giocatore, ma al tempo stesso una figura di riferimento. Uno di quelli che incoraggia anche se non gioca. Uno di quelli che fanno ambiente e fanno gruppo.
E' facile ironizzare su Ranocchia, ma siamo al giocatore 3.0. Siamo al player manager, un po' giocatore e un po' team manager. Un po' uomo di campo e molto uomo di parole ed esempi. Soprattutto nelle settimane tempestose della novela Icardi, Spalletti lo ha citato spesso e additato spesso ad esempio. Un semplificatore, Ranocchia. Come lo è stato Barzagli in questa stagione alla Juventus, come lo era stato Bonera al Milan negli anni scorsi. Tutti difensori. Si vede che là dietro si matura bene.
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