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Non è stato un derby dell’amicizia quello di mercoledì al Mapei Stadium tra Andrea Pirlo e Rino Gattuso, questo è un dato di fatto. Non è mai da ridere quando Juventus e Napoli si incontrano (finalmente, direi) sul campo. Ma la partita, vinta 2-0 dalla Juventus, porta con sé dei risvolti che vanno oltre il tifo. C’era una volta il mondiale del 2006, inaspettato e bello come il sole, e insieme a lui la storia di una grande amicizia tra due degli artisti che han dipinto di azzurro il cielo sopra Berlino. Ma l’amicizia tra Pirlo e Gattuso non è recente, parte dalla nazionale Under 15, passa dalla vittoria dell’Europeo Under 21 con Marco Tardelli, fino ad arrivare al Milan e alla nazionale maggiore. “A volte sembravamo Bud Spencer e Terence Hill”, ha rivelato Gattuso nella conferenza stampa pre-partita. “Ha preso più schiaffi da me che da suo padre, ma tra noi c'era un grandissimo rapporto”.
Insieme hanno vinto tutto, da compagni, da alleati, con la maglia del Milan e della Nazionale. La loro amicizia è sempre stata raccontata, aneddoti e storie di scherzi vengono fuori da interviste, conferenze stampa e da ex compagni di squadra, dei club e della nazionale. Storie che ormai conosciamo tutti, ma il meglio viene adesso, perché c’è una storia che deve ancora essere scritta.
Ringhio, alla seconda stagione sulla panchina del Napoli, ha già una gavetta importante alle spalle: Palermo, Pisa, Milan. Nel suo palmares una Coppa Italia vinta proprio la scorsa stagione contro la Juve, che però era allenata da Maurizio Sarri. Pirlo è arrivato alla Juventus quasi per caso: chiamato ad allenare i giovani dell’Under 23 si è ritrovato catapultato in un esperimento della società bianconera che, all’improvviso, decide di partire con un nuovo ciclo affidandogli la panchina scottante della prima squadra, una formazione che vince imperterrita da 9 anni consecutivi. Nonostante gli alti e bassi di questa prima parte di stagione si porta a casa la Supercoppa italiana, primo trofeo della sua carriera.
Per il momento il Maestro vince il derby contro un grande amico e compagno, ma la storia deve essere ancora scritta, e con una rivalità come quella tra Juventus e Napoli non mancheranno le scintille. "Sono ancora giovane, mi auguro di fare ancora un centinaio di partite contro Andrea", aveva detto Gattuso al termine della gara col Genoa. E noi tutti ci auguriamo la stessa cosa.
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