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Adrian Martinez spezza la maledizione: “Ogni figlio di Dio ha attraversato il deserto”

Adrian Martinez spezza la maledizione: “Ogni figlio di Dio ha attraversato il deserto” - immagine 1
Dopo oltre dieci partite senza segnare, Adrian “Maravilla” Martinez ha ritrovato il gol decisivo contro il Boca Juniors, regalando al Racing la qualificazione alla finale del Torneo di Clausura
Danilo Loda
Danilo Loda

I campioni si prendono il palcoscenico quando la squadra ne ha più bisogno. Adrian “Maravilla” Martinez lo ha fatto nel momento perfetto: dopo più di dieci partite a secco, l’attaccante del Racing ha messo fine al suo digiuno realizzativo con un colpo di testa che ha zittito la Bombonera. Il suo gol, arrivato al 29° minuto del secondo tempo, ha consegnato alla squadra di Gustavo Costas la vittoria contro il Boca e un posto nella finale del Torneo di Clausura.

Il cross di Gabriel Rojas è stato un invito a nozze che "Maravilla" non poteva rifiutare. Con un tempismo impeccabile, ha anticipato Ayrton Costa, fino a quel momento perfetto in marcatura, e ha battuto Agustín Marchesín con un colpo di testa preciso. Dopo 953 minuti di astinenza, l’urlo liberatorio è arrivato forte e chiaro.

Il ritorno del bomber

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Il lungo digiuno di Martinez aveva iniziato a pesare sull’intera squadra. I tifosi del Racing lo aspettavano, Costas lo difendeva, ma i gol non arrivavano. Contro il Boca, però, l’attaccante 33enne ha risposto come meglio sa: segnando. “Onestamente, sono felice. Gli attaccanti hanno bisogno di gol. Finché torno a casa e so di aver dato tutto, posso dormire tranquillo. I gol sono solo circostanze”, ha raccontato a ESPN Premium dopo la partita.

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Il suo gol ha avuto un peso enorme. Non solo ha eliminato il Boca, ma ha permesso al Racing di proseguire un percorso straordinario: prima il successo contro il River negli ottavi (3-2), poi la vittoria ai rigori contro il Tigre e ora un’altra impresa in trasferta.

Adrian Martinez: fede, resilienza e rinascita

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Martinez non ha mai nascosto la sua fede in Dio e, anche questa volta, ha voluto interpretare il momento con un significato spirituale. “Felice. Era un obiettivo importante. Con fede, credendo sempre. Ogni figlio di Dio ha attraversato il deserto. Mosè era nel deserto. Dio ti prepara, ti plasma quando le cose non vanno come vorresti”, ha detto, con la serenità di chi ha trovato il suo equilibrio.

Il Racing ora sogna in grande e aspetta di conoscere la sua rivale in finale, tra Estudiantes e Gimnasia. Ma, comunque vada, la notte della Bombonera resterà come quella in cui Adrian “Maravilla” Martínez ha ritrovato se stesso e ha ridato speranza a tutto il popolo dell’Academy.