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Un'autentica sorpresa. Un ko molto rumoroso: il Botafogo di Davide Ancelotti saluta in anticipo la Copa Libertadores. Nella gara di ritorno degli ottavi di finale i Fogao, campioni in carica della manifestazione, sono crollati 2-0 in Ecuador contro l'LDU de Quito che è stato capace di ribaltare lo 0-1 subito in Brasile dell'andata.
Decisivi il gol di Villamil e soprattutto il rigore di Alzugaray. Per gli ecuadoriani un trionfo storico, che richiama la grande cavalcata vincente del 2008. Per Ancelotti Jr. la sconfitta invece rappresenta il primo vero e pesante scivolone da quando siede sulla panchina dei brasiliani. Il tutto arriva solo quattro giorni dopo l'altro ko doloroso contro il Palmeiras in campionato, che ha lasciato il Botafogo quinto a meno 14 dal Flamengo capolista.
Dopo la vittoria di misura nella prima gara per il Botafogo la qualificazione ai quarti sembrava in discesa. Ma nella torcida di Quito le cose hanno subito preso un'altra piega. I neroverdi sono scesi in campo intimiditi e già al 7' è arrivato il primo episodio chiave confezionato dai due MvP del match. Alzugaray ha servito Villamil, bravo a deviare il pallone in porta.
Per oltre metà gara i bianconeri hanno faticato terribilmente a creare pericoli, patendo soprattutto la grande solidità difensiva degli avversari. Solo al 35' Freitas ha tentato il pareggio con un pallonetto non riuscito. Nella ripresa il copione non è cambiato, con l'LDU sempre aggressivo. Al 60' tocco di mano in area per Freitas e rigore per il Quito: Alzugaray implacabile ha siglato il raddoppio.
Solo nel finale, dopo l'espulsione di Minda e il vantaggio della superiorità numerica, il Botafogo ha provato a reagire, ma Vitinho ha sprecato una clamorosa chance da pochi passi condannando definitivamente i suoi all'eliminazione amara.
"Non è così che il Botafogo vuole giocare. Abbiamo molto da migliorare, ma sono convinto che lo faremo". Davide Ancelotti, visibilmente deluso nel post gara, ha provato comunque a motivare la squadra. "Ci è mancata solidità nei primi 15 minuti. Dovevamo essere più bravi nei duelli, credo che sia lì che abbiamo perso la partita. Dobbiamo capire che non possiamo portare la palla a lungo quando ci sono così tanti giocatori avversari in difesa", ha proseguito l'allenatore.
Che però ha deciso di guardare subito al futuro con ottimismo: "Avrei chiaramente voluto proseguire il cammino in Libertadores. Ma ora avremo la possibilità di concentrarci sugli altri obiettivi. A partire dal campionato dove dovremo subito ritrovare continuità per risalire in classifica. E poi c'è la Copa do Brasil, dove siamo ai quarti. è una competizione che non abbiamo mai vinto e questo ci dà ulteriore motivazione".
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