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Tra Wilfried Zaha e l'Olympique Lione evidentemente non è ancora scoccata la scintilla. E chissà se ma ci sarà. Sì perché l'avventura del 31enne esterno offensivo ivoriano in Francia non è che sia iniziata con il piede giusto. Giunto in prestito dal Galatasaray durante la scorsa estate, Zaha ha fatto in tempo a racimolare appena due presenze con il Lione, per un totale di 76 minuti effettivi in campo tra Ligue 1 ed Europa League.
Nel match in casa al Groupama Stadium contro l'Olympiacos (vinto dal Lione per 2-0 con le reti di Rayan Cherki e Said Benrahma), Zaha fornito l'assist vincente a quest'ultimo per chiudere definitivamente ogni discorso. Ma è davvero troppo poco il contributo dato da un giocatore del suo livello e la mancanza di continuità di impiego e di rendimento in campo non fanno altro che penalizzarlo. Che siano altri motivi dietro a questo deludente impatto con la realtà francese?
Il rapporto tra calciatore e club, in effetti, non è che sia tutto rose e fuori. Anzi, ci sarebbero proprio alcune frizioni tra le due parti. Come riportato dall'emittente RMC Sport, Zaha non ha preso parte all'allenamento della squadra prima dell'ultima partita di campionato contro il Nantes, vinta poi 2-0.
L'ex Crystal Palace non ha nemmeno giustificato la sua assenza. Insomma, nessuna motivazione da parte del calciatore. E l'allenatore del Lione, Pierre Sage, a RMC Sport ha fatto sapere che non avrebbe intenzione di punire Zaha per quanto accaduto, ma vorrebbe che il calciatore si rendesse conto del suo reale valore: "Non vogliamo punirlo per dare l’esempio, ma piuttosto affinché Zaha sia consapevole delle aspettative che abbiamo nei suoi confronti. Gli ho parlato e gli ho detto che abbiamo ingaggiato Wilfried Zaha, quindi vorremmo avere Wilfried Zaha in campo".
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