Cavani, un anno da dimenticare. E quell’errore contro l’Alianza Lima….

La mancata vittoria del Campionato Argentino, in cui il Boca Juniors era dato per favorito, è stato il culmine di un anno semplicemente disastroso per Edinson Cavani. L'ex Napoli ha totalizzato solo 5 reti in 24 presenze, senza mai partire titolare, ma a macchiare ancora di più questa stagione fallimentare è stato quel suo pesante errore in Libertadores contro l'Alianza Lima costato carissimo agli Xeneizes. Lo ha dichiarato lo stesso giocatore.

Cavani e quell'errore in Copa Libertadores: "Ho sbagliato per inerzia"

"Imparare dagli errori e ripartire". E' il compito che spetta ad Edinson Cavanidopo un 2025 assolutamente da dimenticare. L'uruguaiano è stato protagonista di una annata al di sotto delle aspettative e non solo per i numeri, ovvero 5 reti e 2 assist in 24 partite tra campionato e coppe, ma anche per un errore clamoroso che si è rivelato fatale per il suo Boca Juniors durante la sfida di Copa Libertadores contro i peruviani dell'Alianza Lima.

Come ricordiamo, l'ex Napoli in quella partita valevole per il passaggio alla fase a girone della competizione sbagliò un gol clamoroso a porta vuota non riuscendo a colpire un pallone innocuo. Gli Xeneizes alla fine persero ai calci di rigore. Un errore che il 38 enne ha deciso di raccontare in prima persona al programma DSports: "L'ho analizzato mille volte - ha dichiarato -. Era una situazione in cui prima dovevo colpire il primo palo, giocare con il difensore, scontrare e cadere, girarmi e rialzarmi rapidamente. E che, molte volte, stanco e con poco ossigeno, si sente la vertigine. Ho buttato via tutto per inerzia".

D'altra parte, l'attaccante ex Manchester United e PSG ha anche fatto riferimento al suo presente e a ciò che viene detto sui social network:"Inizi a crescere e a capire cosa sia davvero il mondo del calcio. Oggi i social network pubblicano costantemente notizie. Sei vecchio e percepisci le cose. Non sono uno che guarda le reti per sostenere il mio lavoro. Ne sono consapevole perché ho vissuto per il calcio durante tutta la mia carriera, sto pensando e analizzando me stesso".