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STORIE POPOLARI

Da Robin Hood di Nottingham a Lady Godiva di Wolverhampton: quando il folclore diventa identità locale

Pietro Rusconi
Il derby inglese va oltre i semplici canoni sportivi: la sfida si spinge fino alle storie locali, con un eterno scontro fra la giustizia e il potere
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Una partita di calcio racconta sempre un sottotesto, porta un surplus con sé. Ci si introduce al match parlando di giocatori, di individualità, di allenatori e persino di dirigenti. Poi c'è la tattica, che ha già un mistero in più nel suo discorso. Si disquisisce sulla gestione di corpi in spazi, sulle relazioni tra gambe, suoi movimenti vitruviani e geometrici. Ci si accosta al campo della fisica, si misura la potenza dei tiri, la qualità dei tiri. Solo alla fine ci si rende conto che tutto questo è solo una piccola parte inserita in un universo simbolico e magico, valoriale e identitario.

Nell'odierno turno di Premier League, si sfidano due realtà difficilmente inquadrabili: il Nottingham Forest e il Wolverhampton. "Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo". Tolstoj parla così in Anna Karenina, tutti i torti non li aveva. Notts e Wolves sono infelici a modo loro, un inizio tragico per entrambe che le proietta al momento sui bassifondi della classifica. Allo stesso tempo presentano degli elementi comuni: dall'ascesa nell'élite della Premier grazie al tecnico Espirito Santo alle leggende che accompagnano i due stemmi. Le Midlands sono un territorio particolarmente florido per sprigionare l'immaginazione e il folclore e queste due squadra si portano dietro tutto il fardello della propria tradizione.

Il celebre cartone disney di Robin Hood

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La figura di Robin Hood è particolarmente popolare anche a livello mondiale per la rilettura fatta dalla Disney. Il cartone del 1973, un vero piccolo gioiello, propone una visione dell'Inghilterra con personaggi antropomorfi. Robin è rappresentato dalla volpe.

Questa personificazione è stata dettata dall'interesse del gigante americano per narrare la storia della volpe Reynard, derivante da un ciclo di manoscritti olandesi e francesi di epoca medievale. In questi brani si racconta di una volpe astuta che riesce sempre a trovare delle maniere per beffare e raggirare il re, immaginato come un leone. La Disney ha tentato quindi di unire i due cicli di leggende, riuscendo a consegnare un grande prodotto audiovisivo per grandi e piccini.

Le ballate popolari di Nottingham

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Tuttavia, il cartone non è sempre aderente alla realtà dei fatti. I testi principali in cui nasce il personaggio di Robin Hood sono delle vere e proprie ballate popolari. Presenti oralmente già da tempo, iniziano a comparire per iscritto dal XV secolo. La caratterizzazione della figura mitica è quella di un cosiddetto Yeoman, un uomo libero appartenente alla classe media emergente ma molto abile nell'uso dell'arco.

Il suo obiettivo era quello si "di rubare ai ricchi per dare ai poveri", ma nella tradizione locale questo è da intendersi come una redistribuzione fra la sua comunità, contro le istituzioni reali. I suoi ideali e quelli della sua allegra banda sono contenuti in "A gest of Robyn Hode" (1450), dove Robin chiede: "Ma badate di non fare alcun male al contadino che lavora con il suo aratro [...]. Ma a questi vescovi e questi arcivescovi, Voi dovete picchiarli e legarli; E l'Alto Sceriffo di Nottingham".

Nelle versioni letterarie successive Robehod (spesso usato come nome generale per indicare un fuorilegge) è rappresentato come un nobile decaduto. Rispetto al cartone, Robin Hood è più efferato e cruento, tanto da non limitarsi a farsi beffe dei suoi nemici ma spesso li decapita o li uccide senza pietà con l'aiuto del compagno Little John. Anche l'amore per Lady Marian è un'aggiunta successiva: proveniente dai giochi di maggio, viene inserita nel ciclo durante il XVI secolo. Prima l'innamoramento del giovane fuorilegge era solo rivolto alla Vergine Maria.

Nottingham infestata e magica

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La città inglese di Nottingham è famosa inoltre per conservare due posti considerati dannati. Il primo è il pub "Ye old trip to Jerusalem" e il secondo ovviamente il castello. Il pub, costruito proprio sotto l'edificio reale, è il più vecchio d'Inghilterra (1189). Di conseguenza non possono mancare leggende e storie su di esso. Sopra il bancone si trova un modellino in legno di un galeone, il quale non può essere pulito. Se dovesse essere toccato o pulito si andrebbe incontro alla morte certa (come successo a tre locandieri). Inoltre un altro elemento di credenza è una particolare sedia: chi si siede sopra questo esatto mobile può veder aumentare improvvisamente la propria fertilità.

Nel castello invece è presente un vero e proprio fantasma: quello della regina Isabella. Si narra che nel 1300 il piccolo re Edoardo III ha sorpreso la madre Isabella e con il suo amante Roger Mortimer, attraverso l'uso di un tunnel segreto. Dopo questa scoperta, l'uomo è stato giustiziato e impiccato a Londra, mentre il tunnel è stato poi intitolato a lui. Di notte si può sentire il lamento funebre della donna nella zona del sotterraneo.

Lady Godiva: la giustizia e la difesa del popolo

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Lady Godiva è un personaggio che è esistito storicamente. Il suo nome è registrato agli annali come Godgifu ("dono di dio"), personaggio vivente e risalente al XI secolo. Riconosciuta universalmente come una donna dal grande carattere e dalla grande forza, possedeva terre a proprio nome e ha fondato un monastero benedettino a Conventry nel 1046.

Attorno a lei è nata una vera e propria leggenda: la storia della cavalcata nuda. Questo ciclo di racconti è comparso circa 150-200 anni dopo la sua morte, nell'opera Flores Historiarum del monaco Ruggero di Wendover. Suo marito Leofric aveva imposto tasse molto alte per i cittadini di Coventry. Per questo motivo, la moglie continuava a protestare e a prendere le parti dei cittadini. A questo punto il re ha pronunciato le seguenti parole: "Cavalca nuda attraverso la città, da un capo all'altro, quando il mercato è affollato, e al tuo ritorno esaudirò la tua richiesta." . La lady ha rispettato la richiesta del suo re ed ha cavalcato nuda durante l'affollato mercato, riuscendo a far togliere le imposte da Leofric.

Quella di lady godiva è una leggenda che è modificata nel tempo, come tutte le tradizioni è malleabile e fragile. Durante gli anni la storia è infatti modificata. Secondo alcuni testi del 1600, a spiare il corpo nudo della donna è stato un certo sarto di nome Tom. Quando i suoi occhi si sono posati sulle forme scoperte di Godiva, l'uomo è stato immediatamente punito con la morte.  Da questo momento in poi, il nome di tom è stato associato alla rappresentazione del voyeur.