EVRA AL VELENO

Evra fa discutere: “Nel 2022 era già tutto scritto, sappiamo che hanno dato il Mondiale a Messi”

Enrico Pecci
Enrico Pecci Redattore 
Evra ha parlato del Ct Deschamps e della finale Francia-Argentina nel Mondiale 2022: le dichiarazioni dell'ex terzino
01:33 min

Sta facendo discutere l'intervista rilasciata da Patrice Evra a Rmc Sport. Parlando del Ct Deschamps, molto spesso criticato da Commissario Tecnico della Francia, il terzino ex Manchester United e Juventus ha dichiarato: "Ok, non vinciamo dal 2018, ma sappiamo tutti che nel 2022 hanno dato la Coppa del Mondo a Messi... Era già tutto scritto. Anche i francesi volevano che vincesse Messi... Il rigore all'inizio della finale Francia-Argentina... Personalmente, auguro buona fortuna al successore di Deschamps. Quando sento dire 'manca ancora un anno e mezzo', per me è una mancanza di rispetto".

Francia, Evra: "Mancanza di rispetto verso Deschamps"

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"Penso che sia una grande mancanza di rispetto nei confronti di Didier Deschamps il fatto che stiamo parlando di un altro allenatore mentre lui è ancora al suo posto. - ha affermato l'ex calciatore della Nazionale francese - C'è un Mondiale da preparare; non credo che sconvolgerà la squadra, i giocatori devono concentrarsi sul presente, ma non possiamo parlare di Zidane in ogni intervista... Parliamo ancora di Didier Deschamps. Non siamo un po' viziati? La gente è stufa di essere in semifinale o in finale a ogni torneo? Quasi mi dispiace per il suo successore...".

Deschamps, dal canto suo, ha già annunciato il suo addio dopo il Mondiale 2026: "Non sono qui per fare un annuncio, ma il mio incarico terminerà nel 2026. Sono qui dal 2012 e ho programmato fino al 2026 col prossimo Mondiale. Si fermerà lì perché prima o poi deve fermarsi lì. Nella mia testa è molto chiaro. Per tutto questo tempo ho avuto lo stesso desiderio e la stessa passione per mantenere la Francia ai massimi livelli. E il 2026 sarà il momento giusto. Non vorremmo mai che una cosa bella finisca, ma bisogna sapere dire basta. C'è vita anche dopo: non so cosa mi riserverà, ma sarà anche altro di buono. E a quel punto saranno passati 14 anni, sono tanti… Non sono qui per i record: la cosa più importante è che la Francia sia rimasta ai vertici dove è stata per molti anni".

Parole mai banali quelle di Evra, anche su un altro ex bianconero come Rabiot, finito nel mirino della tifoseria del Psg: "Stai parlando di mia madre o di mio padre? È semplice. Abbiamo visto cosa è successo al finto tifoso del Marsiglia (preso a calci da Evra a bordocampo durante una partita di Europa League nel 2017, ndr). Non è stato quando ha detto "smettila di agitarti come una scimmia" a farmi reagire, ma quando ha detto "taglieremo la gola alla tua ex moglie e ai tuoi due figli". Se fossi stato Rabiot e avessi visto questi striscioni, sarei andato dritto al kop. Sarei rimasto lì, li avrei guardati. Il primo che scende ne prende uno. Forse dopo verrai linciato, ma lui ti avrà fatto comunque impressione. Non tocchi le madri, ti hanno portato in grembo per nove mesi. Ho reagito in modo diverso, ho dato un calcio alto al tifoso, perché per me non si è veri tifoso se si vuole attaccare la mia famiglia".

Evra mai banale: le dichiarazioni dell'ex Juventus

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Negli scorsi mesi, invece, l'ex terzino aveva parlato così di Kylian Mbappè: "Continuate a dire che è il miglior giocatore al mondo o uno dei migliori, ma per me non arriva nemmeno lontanamente al livello di Papin. E non osate mai paragonarlo a Thierry Henry. Mai. Avete visto le prestazioni di Thierry Henry? Avete creato un prodotto. Ne parlate troppo. Mettete le persone su un piedistallo senza che ci siano ancora arrivate".

A proposito di Mbappé, la stella francese è fresca di ritorno in Nazionale con tanto di fascia di capitano. L'attaccante del Real Madrid ha parlato così della presunta rottura con Deschamps: "No! Se ci fosse stata una rottura, non avrei mai risposto alle sue chiamate. Tutti mi conoscono. Se c’è una rottura con qualcuno, non mantengo i contatti, non posso fingere. Questo non significa che in una relazione non ci siano mai divergenze. Anche se non lo voglio, potrebbero esserci. Ora, ho la mia educazione, ho sempre avuto rispetto e riconoscimento per l’allenatore. È stato il mio unico allenatore nella nazionale francese, e mi ha dato la mia prima convocazione. Abbiamo avuto successi insieme e la nostra relazione non può finire nella spazzatura per due o tre divergenze che, peraltro, non sono gravi".

Anche lui, infine, ha commentato le voci sempre più insistenti su Zidane: "Non so chi lo succederà. So di chi vuoi che parli, ma non ne parlerò perché non è il mio ruolo. C’è un presidente della Federazione, ed è lui che prenderà questa decisione. Tutti parlano di Zidane, quindi non facciamo finta di vivere in una caverna e non sapere cosa sta succedendo, ma non spetta a me parlarne".

 

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