derbyderbyderby calcio estero Ex Real Madrid, la rinascita silenziosa di Jesus Vallejo all’Albacete
Felicità ritrovata

Ex Real Madrid, la rinascita silenziosa di Jesus Vallejo all’Albacete

Luca Gilardi
Luca Gilardi Collaboratore 
Ai Blancos dal 2015, con una discreta girandola di prestiti nel mezzo, il centrale classe 1997 ha salutato la capitale spagnola a distanza di dieci anni, dando il via a una nuova avventura
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C'è una parola che più di tutte riassume il presente di Jesus Vallejo: felicità. Lontano dai riflettori del grande calcio, dal prestigio del Real Madrid e dai titoli conquistati in carriera, il centrale aragonese ha ritrovato ad Albacete qualcosa che sembrava smarrito ormai da tempo. Adesso, dopo aver iniziato questa avventura, si sente di nuovo importante e parte integrante di un progetto dall'alto valore umano prima ancora che sportivo.

Vallejo, dal Real Madrid all'Albacete

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Il suo arrivo all'Albacete è stato tutto fuorché un'operazione di mercato "tradizionale". Come raccontato dal direttore sportivo Toché, non si è partiti da cifre o clausola, ma dal conoscersi, parlare e condividere una visione. Vallejo ha voluto prima di tutto ascoltare, visitare il club e respirarne la filosofia. "Gli abbiamo trasmesso ciò che siamo ed è uscito contento per quello che ha visto e sentito", spiega Toché. La firma è arrivata poco dopo, senza pressioni economiche, a dimostrazione di un interesse reale per il progetto: "Di solito è il tema più complicato, ma con lui non ci sono stati problemi".

Dal suo primo giorno, Vallejo si è comportato come uno qualunque, nonostante un curriculum di assoluto livello. È passato a salutare i tifosi nel giorno dell'apertura degli abbonamenti, si è subito messo a disposizione per ogni iniziativa del club e ha conquistato immediatamente lo spogliatoio. I compagni ne parlano con ammirazione sincera, come nel caso di Jon Garcia: "Quando arrivi dal Real Madrid e ti comporti con una normalità totale, è qualcosa che colpisce. Jesus ha valori enormi".

Un vero leader

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Il capitano dell'Albacete, Riki, sottolinea il suo peso non solo in campo, ma soprattutto fuori: "Aiuta tutti, è sempre presente e ci trasmette la sua esperienza per crescere come squadra e come persone". Un pensiero condiviso anche da Jefté: "Quando sono arrivato sembrava che fosse qui da anni. Mi ha accolto come un veterano ed è sempre disponibile".

Vallejo è un leader silenzioso, che guida i compagni dando l'esempio. Arriva tra i primi al centro sportivo, lavora senza risparmiarsi e rende più semplice la vita quotidiana di tutti. E poi c'è il lato più leggero, quello delle battute nello spogliatoio e degli scherzi a Morcillo durante la colazione: "Lo adorano tutti, è un dieci come persona. Zero ego", conclude Jon Garcia.