Accusato di aver aggredito una mascotte, il calciatore norvegese è stato scagionato dalla sua squadra al termine delle indagini condotte internamente.
Haaland è protagonista ma stavolta non in campo. L'attaccante norvegese, come raccontato dal The Sun finisce al centro di una controversa vicenda che tanto sta facendo parlare in Inghilterra. L'attaccante sarebbe stato accusato di violenza su una giovane donna che lavorava come mascotte del club, nota come Moonbeam, in un servizio fotografico.
Haaland accusato ma il City lo difende, il comunicato del club
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L'episodio, come racconta il quotidiano inglese risale a qualche mese fa, quando l'attaccante avrebbe colpito ripetutamente la ragazza alla nuca, causandole nausea, vomito e perdita di equilibrio, proprio al termine di questo shooting fotografico. La donna è stata successivamente medicata al pronto soccorso del Salford Royal, dove i referti avrebbero confermato i sintomi. Sebbene una TAC non abbia rilevato alcuna lesione.
Sul caso ci ha voluto vedere chiaro anche e soprattutto il Manchester City, aprendo un'indagine specifica per capire la veridicità dell'episodio. Al termine dei controlli, il club ha dichiarato di non aver trovato alcuna prova a sostegno della denuncia, archiviando il caso: "Abbiamo condotto un’indagine approfondita e non è emersa alcuna evidenza che confermi l’infortunio come descritto". Per il City la vicenda è del tutto chiusa.