In questa parte di Londra non ci sono turisti o negozi di souvenir. Tra il fumo delle fabbriche, i depositi di gomme e nelle officine dove si lavora senza sosta gioca il Millwall. Tubi dell’acqua arrugginiti, cielo grigio e atmosfera spettrale, camminando lungo Zampa Road e incrociando Bolina Road in giro non c'è un'anima. Il quartiere prende vita solo il giorno della partita.
Il calcio a Londra
Il Calcio a Londra: alla scoperta del The Den, casa del Millwall


Londra: The Den casa del Millwall
—The Den, casa dei Lions, un tempo conosciuto come The New London Stadium, é ubicato ad appena a 300 metri di distanza dalla stazione di South Bermondsey, a una fermata di treno da London Bridge. Il The Den fu costruito sul terreno a Londra dove una volta c'era una vecchia chiesa, l'impianto ha una capienza di 20.146 spettatori ed é il sesto stadio che il club londinese cambia dal 1885, anno della fondazione del club. I Lions un tempo iniziavano le partite appositamente con quindici minuti di ritardo per permettere agli operai di finire il turno di lavoro e non perdersi il calcio d’inizio.

No One Like Us
—No one like us, No one likes us, No one likes us, We don't care, We are Millwall, Super Millwall, We are Millwall from The Den. La melodia del coro si ispirò alle note di "Sailing". La canzone fu scritta da Gavin Sutherland nel 1972, ripresa poi da Rod Stewart che ne fece una cover nel 1975. I tifosi spiegarono il significato di quel coro, che voleva essere una risposta alle critiche della stampa e delle altre tifoserie.
Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta il divario ideologico tra il Millwall e il resto della città crebbe a dismisura. In parte è ancora così. A Londra nessuno ama il Millwall, la squadra della periferia malfamata a 5 minuti di treno da London Bridge. Qui, in mezzo alla vecchia working class inglese, il calcio non è solo uno sport, ma una grammatica di sopravvivenza. Maledettamente affascinante e in certo senso poetico.
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