La notte del Bernabéu ha lasciato scorie pesanti. La sconfitta per 1-2 contro il Manchester City, la seconda consecutiva in casa dopo il tracollo col Celta Vigo, ha messo Xabi Alonso con le spalle al muro. Se la dirigenza predica calma in attesa della sfida contro l'Alavés, sono i senatori dello spogliatoio a metterci la faccia nelle interviste post-partita, provando a fare scudo attorno al tecnico basco.
CHAMPIONS LEAGUE
Il Real Madrid sta con Xabi Alonso: “Siamo noi che andiamo in campo”

MADRID, SPAIN - DECEMBER 10: Jude Bellingham, Antonio Ruediger and Thibaut Courtois of Real Madrid react following the team's defeat during the UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD6 match between Real Madrid C.F. and Manchester City at Estadio Santiago Bernabeu on December 10, 2025 in Madrid, Spain. (Photo by Aitor Alcalde/Getty Images)
Rodrygo, il gol più "amaro"
—L'unica luce nella notte madrilena è stata il ritorno al gol di Rodrygo, che ha sbloccato il match al 28' interrompendo un lungo digiuno. Tuttavia, l'attaccante brasiliano non ha nascosto la sua frustrazione ai microfoni della stampa spagnola: "Personalmente avevo bisogno di questo gol, mi mancava da troppo tempo e ne ho parlato anche con Valverde in settimana. Ma onestamente, è il gol più amaro della mia carriera. Non serve a nulla segnare se poi non portiamo a casa punti. Abbiamo dominato per trenta minuti, poi ci siamo spenti. Non possiamo permetterci questi cali di tensione contro una squadra come il City."

Il mea culpa di Courtois
—Sul banco degli imputati c'è anche Thibaut Courtois. Il portiere belga è stato protagonista in negativo nell'azione del pareggio di Nico O'Reilly, non trattenendo un colpo di testa apparentemente innocuo. Nel post-partita, Courtois non ha cercato scuse: "Voglio chiedere scusa ai tifosi. Sul primo gol ho commesso un errore tecnico, la palla mi è sfuggita e ha cambiato l'inerzia della partita. Siamo arrivati in ritardo su troppe seconde palle e non abbiamo seguito il piano gara del mister dopo il vantaggio. Dobbiamo guardarci allo specchio, la colpa è nostra, non di chi siede in panchina."
Bellingham difende Xabi Alonso
—Le parole più forti arrivano però da Jude Bellingham. Il centrocampista inglese, apparso nervoso nel finale per un'occasione fallita che avrebbe potuto valere il pareggio, ha risposto in maniera piccata alle domande sul futuro dell'allenatore: "Non è giusto parlare dell'allenatore in questo momento. Noi siamo al 100% con Xabi Alonso. Lui prepara le partite in modo impeccabile, siamo noi che andiamo in campo e dobbiamo concretizzare.

Abbiamo creato tanto ma siamo stati poco cinici, mentre loro ci hanno punito alla prima distrazione. La squadra è unita, chi dice il contrario vuole solo destabilizzarci."
Il messaggio che filtra dallo spogliatoio è chiaro: la squadra è ancora viva e sta con il suo condottiero.
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